Difficile spiegare emozioni e sentimenti quando si ha appena 3 anni, è un mondo complesso che ancora non riescono a definire. Fatto sta che provano esattamente le stesse emozioni che proviamo noi, senza conoscerle bene e forse anche amplificate. Certe volte ci vorrebbe proprio un manuale di istruzioni sul rapporto tra situazione-emozione-reazione, che ci aiuti ad aprire un dialogo con loro e li aiuti a capirsi meglio. Certe volte ci vorrebbe un libro proprio come Certe volte.
La trama di questo libro è semplice e lineare: il bambino protagonista ci racconta cosa fa quando si trova in determinate situazioni e soprattutto perché si comporta in quel modo. Accade così di vederlo tirarsi su la felpa fino agli occhi per non farsi vedere, perché non gli piace, oppure mettersi a urlare in mezzo alla stanza per farsi notare, piuttosto che non andare a giocare a calcio così da non farsi prendere in giro. Una carrellata di situazioni comuni, normali, a cui il nostro bambino protagonista reagisce come può, con i mezzi che ha a disposizione, cercando di vivere le emozioni che prova. Alla fine, però, si rende anche conto di quante cose si stia perdendo rimanendo piegato su sé stesso e di quanto sia più bello essere abbracciati con i propri genitori piuttosto che tenergli il muso, piuttosto che impegnarsi per essere gratificati che isolarsi per paura del giudizio degli altri.
Certe volte è un libro edito da Motta Junior, scritto da Luigi Ballerini e illustrato da Richolly Rosazza. Un libro perfetto per i bambini di 3 anni che iniziano a relazionarsi con il mondo e con le proprie emozioni. Certe volte, infatti, si costituisce come un ottimo manuale di spiegazione sul rapporto tra interiorità e società per tutti i bambini, riuscendo a raccontare come certi atteggiamenti che vivono quotidianamente, siano comuni ma anche non utili a vivere bene. Si parte dal rapporto tra ciò che provano in una situazione e come reagiscono a una difficoltà, per poi spiegare come si potrebbe essere più felici reagendo in maniera differente. Le magnifiche illustrazioni, delicate e curate, raccontano in maniera molto chiara ogni vicenda. Il bambino, inoltre, indossa costumi da animali differenti, così da poter rendere più chiara la spiegazione dell’emozione e della reazione, proprio come nelle più classiche delle fiabe, dove ogni animale era veicolo di un atteggiamento.
Certe volte, però, è utile anche per noi genitori. Nelle vicende del bambino protagonista, infatti, possiamo rivedere molti atteggiamenti dei nostri figli, aiutandoci a capirli in modo più approfondito. Come in una sorta di vocabolario, riusciamo a tradurre un loro atteggiamento nella relativa emozione e necessità, così poi da poter intervenire in maniera accurata, reagendo nel modo migliore. Grazie alla lettura di Certe volte, quindi, saremo in grado di relazionarci in modo migliore con i nostri figli. E se volete approfondire questo argomento, ci sono tanti altri spunti presenti nei media moderni, senza doversi addentrare nella psicologia infantile, come il film Inside Out.
Certe volte, noi unigenitori, non vorreste avere un vocabolario per comprendere meglio i vostri figli? E in che situazione?
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