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Scuola

10 atteggiamenti per diventare genitori migliori secondo un’esperta

Published by
Michele

Spesso si sente dire che non esiste un manuale d’istruzioni per essere un genitore. Altrettanto spesso, le buone intenzioni che ognuno di noi mette nell’educazione dei propri figli, portano a risultati differenti da quelli che speravamo, venendo fraintesi e portando a incomprensioni.

Esistono però moltissimi approfondimenti medici e psicologici che possono aiutarci a migliorare, facendoci interrogare sui nostri atteggiamenti, su noi stessi che, anche se non ci faranno diventare genitori modello, possono comunque aiutarci percorrere questa strada con passo più sicuro.

10 atteggiamenti per diventare genitori migliori

La dottoressa Angela Pruess, terapeuta della famiglia e infantile, ha stilato un elenco degli atteggiamenti che possono aiutarci a vivere meglio il nostro essere genitori e a relazionarci con i nostri figli. 10 impostazioni mentali frutto di 12 anni di esperienza nel settore che possono essere un valido sostegno nell’essere genitori.

1 – Ricordarsi che i bambini si comportano come bambini

È fondamentale ricordare di non trattare i figli come degli adulti. Bisogna rispettare i loro tempi di apprendimento, accettando che possano comportarsi in modo immaturo, fare errori e capricci. Il rischio, altrimenti, è quello di rendere i figli frustrati e impazienti.
A livello fisico, la parte del cervello responsabile della ragione, della logica e del controllo degli impulsi, non è pienamente sviluppata fino a quando non si raggiungono i 20 anni. Di conseguenza, il comportamento immaturo è normale per una persona immatura con un cervello immaturo e deve essere rispettato. Questa realtà scientifica ci aiuta ad essere pazienti nei confronti dei nostri bambini, portandoci a fornirgli il giusto supporto, rendendoci più comprensivi.

2 – I limiti vanno importi con rispetto, non con critiche

I bambini hanno bisogno di essere educati alla società, imparando da noi come vivere la quotidianità. Hanno perciò bisogno di comprendere i limiti di ciò che si può o non si può fare. Se questi limiti non dovessero essere chiari, i bambini potrebbero diventare ansiosi e fuori controllo. Siamo naturalmente noi genitori a dover spiegare loro questi atteggiamenti. Spiegazioni che spesso vengono fornite sotto forma di critica o tendendo a farli vergognare. In realtà, proprio come richiediamo noi adulti, questi limiti dovrebbero essere spiegati in modo fermo ma rispettoso di chi ci ascolta.

3 – Prendere coscienza degli stadi di sviluppo

I nostri figli, durante il percorso che li porta a diventare adulti, passano attraverso numerose fasi, a volte scioccanti per chi non è preparato a questa evoluzione. Basti pensare al periodo in cui l’ansia di separazione guida le azioni dei bambini. Urla disperate e scene strappalacrime semplicemente perché lo lasciamo all’asilo. Se invece prediamo coscienza di questi stadi dello sviluppo, eviteremo di reagire in modo sconcertato durante queste manifestazioni, riuscendo ad essere, invece, di supporto, reagendo nel migliore dei modi.

4 – Conoscere il temperamento del bambino e la sua personalità

Anche se può sembrare una cosa ovvia, questa affermazione vuole andare più in profondità. Se infatti conosciamo in maniera approfondita la personalità di nostro figlio, rispettandola e comprendendola, potremo relazionarci a lui e alle sue emozioni in modo migliore, fornendogli il giusto supporto per le sue difficoltà. Potremo, infatti, scegliere il posto migliore dove farlo studiare piuttosto che lo sport perfetto per valorizzare le sue qualità e migliorare i suoi difetti.

5 – L’importanza del tempo di gioco non strutturato

Il gioco è un elemento fondamentale per ogni bambino. È durante questi momenti che i nostri figli iniziano a formarsi, mentalmente e socialmente. È importantissimo lasciare loro non soltanto del tempo per giocare, ma anche dei momenti in cui possono essere loro a stabilire le regole, le modalità e gli atteggiamenti con cui relazionarsi a questa attività. Per questo dare la giusta importanza al gioco non strutturato, senza la nostra presenza a dettare regole, è fondamentale per la formazione dei bambini. Se volete scoprire come realizzare un’area gioco per i vostri figli, cliccate qui.

6 – Sapere quando parlare e quando ascoltare

I bambini posseggono una grande tendenza a risolvere i problemi, basterebbe dargliene la possibilità. Invece la tendenza comune, spinti dall’amore che ogni genitore prova, è quella di non ascoltare le loro soluzioni ma fornirgli le nostre, frutto di esperienze passate, convinti che possa essere la via più veloce e sicura da percorrere. Se invece ogni genitore provasse a mettersi da parte, ascoltando cosa i figli hanno da dire, sarebbero scioccati dallo scoprire tutte le soluzioni creative e innovative che i bambini sono in grado di trovare. Anche perché i nostri figli, proprio come noi adulti, hanno bisogno di essere ascoltati.

7 – Avere un’identità al di fuori del tuo bambino

Si sente spesso dire che i figli sono tutto il mondo di un genitore. Indubbiamente a livello di cuore e sentimenti, è una verità assoluta. Nella quotidianità, invece, il discorso è differente. Ogni genitore ha bisogno di amicizie, passioni, hobby, tutti elementi che lo aiutano a caratterizzarsi come individuo. In questo modo, possiamo allontanare l’ansia di protezione che ci spinge a pensare che i nostri figli non possono andare avanti senza di noi, obbligandoli inconsciamente a soddisfare tutti i nostri bisogni emotivi.

8 – Le azioni valgono molto di più delle parole

Le azioni che compiamo quotidianamente sono il più grande insegnamento che possiamo dare ai nostri figli. Questo perché i bambini hanno un grande spirito d’osservazione, oltre ad essere molto attenti e intuitivi. Essendo noi genitori il loro più grande punto di riferimento, ci porta ad essere un modello da imitare. Avere questo concetto in mente può essere molto scomodo per un genitore, ma ricordare quanto importanti siano le nostre azioni per i bambini, ci porterà anche a diventare persone migliori.

9 – Riconoscere che il divertimento e la creatività sono i modi migliori per promuovere comportamenti positivi e un atteggiamento cooperativo

Creare una relazione di paura, basata su atteggiamenti di controllo con nostro figlio, è una strategia di insegnamento che non porta a risultati positivi nel lungo periodo. Infatti, anche se sulla breve distanza possono sembrare efficaci, questi atteggiamenti non sono in grado di fornire ai nostri bambini dei capisaldi morali o la capacità di risolvere problemi. Se invece creiamo una relazione in cui il bambino si sente valorizzato, apprezzato come persona, lui stesso imparerà ad avere fiducia in sé stesso e ad apprezzare il prossimo.

10 – Plasmare il cuore di un bambino e non solo il suo comportamento

Siamo abituati a pensare che l’obiettivo principale di un genitore sia quello di formare dei bambini educati. Uno scopo che, seppur importante, risulta essere un po’ superficiale. Dovremmo infatti preoccuparci non di formare dei bambini che conoscono l’etichetta, ma che comprendono l’importanza degli atteggiamenti positivi. Se insegniamo ai nostri bambini che i loro pensieri ed emozioni sono importanti, impareranno a rispettare anche quelli degli altri, portandoli a sviluppare positive capacità relazionali. In questo modo, non avremmo formato dei bambini educati ma degli umani sani e felici, proteggendoli e guidandoli per tutta la vita.

Riuscire a tenere a mente tutti questi atteggiamenti e sopratutto tradurli in pratica, sicuramente non è un compito facile. Non possiamo neanche definire questo breve elenco come un manuale completo per essere genitori. Quello però che è certo, che si tratta di comportamenti positivi che, oltre ad aiutarci a crescere in modo sano i nostri bambini, contribuiscono a renderci delle persone migliori. Quindi magari varrebbe la pena di provarci perché in fondo abbiamo solamente da guadagnarci.

E voi unigenitori quanti di questi atteggiamenti possedete già? E come li mettete in pratica?

Michele

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