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Percorsi multisensoriali per genitori e figli: i laboratori “Grandi Passi”

Published by
Michele

Diventare madre rappresenta per le donne un cammino da intraprendere insieme alla nuova vita che arriva. Il percorso da fare sarà per qualcuna più facile, per altre presenterà ostacoli, ma esistono modi per renderlo più entusiasmante e ricco per tutti: farlo in compagnia, farlo con un sostegno adeguato, ma soprattutto farlo con amore.

I laboratori “Grandi passi”, nati dall’incontro della psicologa Claudia Messeri e della naturopata Tiziana Gasparini, partendo dalla nascita, anzi ancor prima dal concepimento, inteso in maniera universale, si propongono di sostenere ogni persona, favorendo l‘armonia psico-fisica, attraverso un lavoro incentrato sulla valorizzazione e rispetto dei cinque sensi.

“Se non penso all’amore non sarò niente”: l’obiettivo di “Grandi passi” è comprendere il percorso dall’inizio della vita.

I laboratori abbracciano le diverse fasi della vita, inserendosi nei molteplici bisogni delle persone a seconda del periodo evolutivo in cui si trovano, dalla nascita alla terza età.

Lo scopo di questo lavoro è quello di entrare in contatto profondo con i segnali mandati dal nostro corpo, in modo da riuscire a rispondere ad essi apportando benessere.

Il metodo, basato proprio sull’esplorazione dei sensi si unisce alla percezione del massaggio di riflessologia plantare con l’utilizzo di essenze floreali e oli essenziali, eseguito dalla Dottoressa Tiziana Gasparini.

Il progetto da cui sono partite Claudia e Tiziana è “Viaggio di nascita”, un percorso multisensoriale per neogenitori e neomamme con l’obiettivo di farli rilassare e favorire momenti di condivisione articolato in sette incontri, di cui uno introduttivo e uno conclusivo:

  • Luce dei miei occhi
  • Senti chi suona
  • Aggiungi un gusto a tavola
  • Fragranze di ricordi
  • Le vie dei sensi

I luoghi in cui è stato ospitato il progetto sono le Biblioteche comunali di Roma Casa dei Bimbi e Ennio Flaiano.

Ho avuto la fortuna di conoscere Tiziana e Claudia presso la Casa dei Bimbi, più volte citata come luogo che favorisce il benessere delle mamme e dei bambini.

Quando ero in attesa di mia figlia ho beneficiato del massaggio di riflessologia plantare di Tiziana, delle avvolgenti fragranze degli oli essenziali e delle parole di Claudia, usate per conoscere e condividere.

Questa esperienza mi ha molto entusiasmato, quindi ho voluto approfondirla con delle domande a cui Claudia e Tiziana hanno risposto, secondo la loro natura, in modo accogliente e profondo.

In una delle prime slide proiettate durante l’incontro a Casa dei bimbi compariva la frase di Pablo Coehlo tratta da 11 minuti “gli incontri più importanti sono già combinati dalle anime prim’ancora che i corpi si vedano”.

 Qual è il significato che la lega a Grandi Passi?

“Undici minuti” è un meraviglioso racconto intimo tra due persone, una meditazione sull’incontro di due anime , come percorso di risveglio emotivo e spirituale, che può concludersi a volte con un concepimento. Grandi Passi ha voluto citare questa frase per approfondire il rapporto genitoriale.

Per  questa relazione si richiede una particolare attenzione, simile a quella di un giardiniere che osserva la crescita delle sue piante e, allo stesso tempo, permette loro di essere libere di esprimersi. Tutto questo ben sapendo che il rapporto tra madre, padre e figlio comincia prima del concepimento. Vogliamo allora concentrarci sul primo momento “reale” in cui i genitori insieme si vedono, si toccano e sentono per la prima volta un profondo contatto con il loro bambino. Il primo sguardo negli occhi della propria creatura è il momento più magico nella vita: l’inizio dell’amore. 

Citando ancora l’autore brasiliano: “Se non penso all’amore non sarò niente”, il nostro obiettivo come Grandi Passi è comprendere proprio tutto questo, dall’inizio dell’amore, dall’inizio  della vita. Questo spazio sacro in cui gli occhi s’incontrano in una reciproca comunicazione non verbale: visiva. Questa relazione con la madre, con il suo corpo, le sue emozioni, la sua mente e il suo spirito, formerà la nostra relazione primaria e ci insegnerà come vivere in questo mondo. Le nostre esperienze pre e perinatali si registrano sulle nostre cellule per sempre. Il neonato è al corrente delle emozioni, dei pensieri e azioni della madre e tramite lei, anche del padre. Il contatto incoscio tra genitori trasmette al nascituro tutto il mondo della famiglia in modo invisibile. Perché l’imprinting è l’inizio dell’amore, non solo nei riguardi del figlio , ma anche come avvenire dell’umanità, diffondendo il principio universale dell’amore.
Grandi Passi vuole porre proprio l’attenzione a questo spazio sacro, vuole creare un continuum tra madre, padre e figlio, sostenendoli, accompagnandoli ascoltando i loro bisogni e indicandone dei percorsi per possibili soluzioni.

Nel progetto di Grandi Passi si parla di “riattivare la memoria” attraverso dei canali sensoriali come l’olfatto. Quale può essere un esempio di questo processo e in che modo può essere utile per una mamma?

A differenza degli altri sensi, le stimolazioni olfattive sono le sole a passare direttamente nella corteccia cerebrale, senza essere filtrate dal centro recettore del ‘talamo’ per un’analisi preliminare.
Le cellule olfattive, una volta sollecitate dalle molecole aromatiche, trasformano lo stimolo chimico in impulsi elettrici che a loro volta stimolano i centri deputati all’odorato. Questo spiega come mai un odore o un profumo possa evocare istantaneamente ricordi estremamente vivi di esperienze vissute anche molto tempo addietro. In tal caso, infatti, più che di un semplice ricordo si tratta quasi di un rivivere l’esperienza passata, che si riaffaccia prepotentemente. Il ricordo scatenato da un odore è, pertanto, molto più intenso di quello evocato da un’immagine o da un suono.
Nel neonato l’olfatto è molto sviluppato e numerosi studi hanno dimostrato come riconosce la mamma dall’odore, in particolare quello proveniente dalla zona del suo collo. L’odore della mamma lo conforta e lo calma, dimostrando in diversi modi come la risonanza affettiva degli odori sia innata. Riattivare la memoria con i sensi ha molti benefici per la neo mamma, amplificando e migliorando la comunicazione con il proprio bambino, che usa i 5 sensi per entrare in  contatto con il mondo e prima di tutto con lei. In particolare attivare la memoria olfattiva con gli oli essenziali può avere diversi benefici per la neo mamma. Gli oli essenziali hanno proprietà fisiche, chimiche e terapeutiche e vengono percepiti come odorosi dal nostro olfatto.
Attraverso l’uso di oli essenziali la mamma può coinvolgere la sua sfera emotiva e la sensibilità di alcune aree cognitive correlate, facilitando la produzione di endorfine, come la vaniglia e la lavanda, e quindi il proprio benessere in un momento emotivamente complesso della donna.

Mi piace molto il logo di Grandi Passi con la chiocciola che contiene le freccette del forward. Penso sia sottinteso che a volte per fare grandi passi occorra la “lentezza”. Quali modi possono sperimentare una mamma e un bambino per crescere senza correre?

Si è proprio questo il senso del logo di Grandi Passi,  passi che possono diventare grandi rispettando il proprio tempo ed il proprio ritmo e che si può andare lontano anche con un passo più lento. Nei nostri laboratori multisensoriali, l’obiettivo è proprio quello di far sperimentare emozioni, conoscenze, esperienze, attraverso un uso profondo dei cinque sensi. “L’andatura lenta” permette di approfondire e allargare lo sguardo, cosa che cerchiamo di fare nei nostri percorsi. In base alle età dei bambini promuoviamo attività dove i figli con i loro genitori possono comunicare attraverso i 5 sensi. Questo scambio  naturale e innato, facilita l’armonia e la crescita insieme, ognuno con il proprio passo.

E infine, qual è la mission di Grandi passi?

“Partire da Viaggio di nascita per crescere nel tempo come punto di riferimento sul territorio e aprire uno sportello di sostegno ai genitori dove poter ricevere accoglienza, ascolto e condivisione, raccogliere le varie esigenze per definire percorsi dedicati al fabbisogno ascoltato. Creare uno strumento di prevenzione, a riduzione delle problematiche post-parto e del possibile isolamento metropolitano”.

Ovviamente speriamo  per il benessere delle mamme e dei papà che queste realtà proliferino, trovando spazio e accoglienza allo stesso modo di quanta ne offrono loro.

Voi unimamme cosa ne pensate di questi percorsi per conoscersi e conoscere i propri bambini?

Michele

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