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La nonna e le seconde possibilità per le mamme – La versione del papà

Published by
Andrea Mondati

Una mamma dimostra di essere tale con piccoli gesti quotidiani, magari invisibili e impercettibili, ma che riescono a trasmettere tutto l’amore che provano per il proprio figlio. Quando poi diventa nonna qualcosa cambia, proprio come avviene nei nonni, ma in maniera diversa. Forse non sono molto qualificato per poter parlare di questo argomento, essendo uomo, oltre che a essere diventato papà solamente da poco. Forse ero più preparato a parlare del nonnoPotrei però raccontare cosa vedo in mia madre, i cambiamenti che ho visto accadere in lei quando si relaziona con Giacomo. Atteggiamenti che non ho la presunzione di generalizzare e applicare a ogni donna che diventa nonna, naturalmente. Forse, però, leggendo questa piccola descrizione che un figlio fa della madre, potreste ritrovare qualcosa anche della vostra.

Mia madre ha sempre lavorato e per questo è stata poco presente nella mia vita. Lavorava al bar- ristorante di mio nonno e di conseguenza non esistevano orari, fine settimana o feste. Quando potevo, stavo con lei lì e passavamo la giornata tra il servizio al bancone e il riordinamento del magazzino. Anche se è sempre stato complicato trovare del tempo per costruire un vero rapporto. Nonostante tutto questo, però, non sono così stupido da fargliene una colpa, anche perché, quando eravamo insieme, riuscivo a percepire l’amore che provava per me.

Ora la situazione è completamente cambiata, un po’ perché il bar non c’è più, un po’ perché vivo a 500 km da loro. Ora, che certe imposizioni sono cadute, che il tempo a disposizione è maggiore, il passato torna a far nascere dubbi sul percorso che si è intrapreso, sia per chi è genitore che per chi è figlio. Per fortuna che la vita viene a darci una mano, donandoci una nuova vita che rappresenta un nuovo inizio e seconde possibilità.

Con Giacomo tutto si ripropone e permette a mia madre di essere presente, a prescindere dalla distanza. Stavolta può essere vicina al nipote come non lo è stata con il figlio, ha l’occasione di ripercorrere una strada che non aveva vissuto come voleva. Tutto questo lo leggo nei suoi occhi, quando tiene il braccio il nipote, ci gioca e passa del tempo insieme a lui. La storia è ancora più chiara quando sono costretti a ripartire per tornare a casa loro, negli occhi lucidi di commozione. Il mio compito di figlio è quello di permettere loro, sia alla nonna che al nipote, di passare il loro tempo insieme come meglio credono. Anche quando mia madre diventa troppo permissiva, quando gli permette di uscire un po’ fuori dagli schemi che, insieme a Marta, stiamo costruendo per lui.

Nel reciproco rispetto, il ruolo del genitore è quello di educare mentre quello dei nonni è di viziare un po’. E anche quando mia madre mi riprende perché sono magari troppo severo, a suo parere, non posso far altro che sospirare e lasciarle fare la nonna. Lo scudo del nipote.

Può essere difficile imparare a essere genitore mentre si ha accanto una nonna come mia madre. Sempre presente e chiacchierona, pronta a mettersi a disposizione anche quando non c’è assolutamente nulla da fare. Penso anche che la presenza di un nonno sia a prescindere complessa. Abituati a fare i genitori, si mettono nella posizione di dire cosa fare o meno, sia ai figli che ai nipoti. Noi ci troviamo in mezzo, in bilico tra i due ruoli, una posizione molto stressante. Ma se ci fermiamo un attimo, ci rendiamo conto che quelle sono le persone che ci hanno cresciuto. Coloro che, qualunque cosa sia successa, ci hanno permesso di diventare ciò che siamo. E se abbiamo la minima speranza di poter riuscire come genitori, è anche per merito loro. Ciò che possiamo fare per ringraziarli, è dare loro l’opportunità di cercare di sopperire agli errori commessi con noi e di cui sentono il peso ogni giorno, anche se noi non lo facciamo loro notare.

Diamo loro l’occasione di essere nonni, sprigionando tutte le qualità che per una qualsiasi ragione non hanno mostrato davanti a noi. Solo così i nostri figli potranno imparare i valori che ci hanno fatto innamorare dei nostri genitori.

E voi unigenitori, che rapporto avete con la nonna dei vostri figli?

Andrea Mondati

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