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“Mai tacere di fronte all’abuso”: i dati annuali su pedofilia e pedopornografia

Published by
Maria Sole Bosaia

Il 2015 segna un triste primato nella lotta alla pedofilia. Il report 2015 dell’Associazione Meter di Don Fortunato di Noto segnala un’escalation di segnalazione legate alla pedofilia derivate dai social network: 3414 contro i 180 del 2014.

Oltre a questi si evidenziano anche 9872 siti segnalati rispetto ai 7712 dell’anno precedente e ben 3169 protocolli segnalati alla Polizia Postale.

 

Pedofilia nel mondo: il rapporto di Meter

L’attendibilità dei dati è riscontrata anche nel possesso degli stessi da parte della Polpost. Dal 2003 al 2015 Meter ha segnalato 125.365 siti.

Ecco come si distribuiscono i pedofili nel mondo:

  • 51,92% (2655) segnalazioni in Europa
  • 21,39% segnalazioni (1.094) dall’Oceania
  • 10,85% (555) dall’Africa
  • 8,55% (437) dalle Americhe
  • 7,29% (373) dall’Asia

L’Europa è una specie di “quartier generale” della pedofilia.

In Russia, in particolare, proliferano le segnalazioni di siti online. Su 2655:

  • 1569 sono di origine russa
  • 825 sono slovacchi
  • 89 della Repubblica Ceca
  • 8 quelle italiane
  • 2 svizzere
  • 1 lituana

In Oceania in totale ci sono state 1094 segnalazioni

  • 561 segnalazioni in Nuova Zelanda
  • 504 in Tonga
  • 13 in West Samoa
  • 9 Isole Cocos
  • 4 Palau
  • 2 Australia

 

In Africa il totale è di 555 segnalazioni

  • 274 Isole Mauritius
  • 171 Libia
  • 77 Mayotte
  • 19 isola Sant’Elena
  • 6 Gabon
  • 5 Borundi
  • 2 Guinea E1uatoriale
  • 1 Uganda

Americhe: 473 segnalazioni

  • 371 Stati Uniti
  • 23 Saint Vincent e Grenadina
  • 13 Saint Pierre e Miquelon
  • 7 Suriname
  • 4 Trinidad e Tobago
  • 2 Argentina e Belize

Asia: 373 segnalazioni

  • 326 segnalazioni
  • 24 Giappone
  • 7 Cina e Zakhakistan
  • 5 Taiwan
  • 3 Armenia
  • 1 Tagikistan

Infine esiste anche il deep web, ovvero il web profondo e sconosciuto ai più che usano i pedofili per celare i loro traffici. Purtroppo le varie polizie non hanno ancora trovato un modo convincente per intervenire mentre la politica sembra disinteressata a questo aspetto.

Nel 2015 Meter ha trovato innumerevoli foto di minori, eccoli divisi per fasce di età:

I canali che usano i pedofili per comunicare e scambiare materiale sono molteplici:

 

  • Bitly un servizio di url shortering ha ottenuto 3068 segnalazioni
  • Vkontakte con 107
  • Linkbugs 80
  • Facebook 66
  • Google+ 56
  • Twitter 22
  • Blogspot 10
  • Youtube 5

Vkontakte è in salita rispetto al 2011 (da 34 a 107 segnalazioni), Facebook passa da 32 a 66 e Google + da 22 a 56.

I pedofili usano i social network per poter condividere le loro imprese attraverso la parola e la visione, diffondendo immagini e oscenità.

Meter rinnova quindi il suo appello a non condividere immagini dei bambini sui social perché sono un vero e proprio regalo per i pedofili.

Ecco come sono distribuiti gli archivi online utilizzati dai pedofili:

Meter svolte anche un importante ruolo come Centro di ascolto e prima accoglienza. Nel 2015 sono stati registrati 75 casi, sono state fornite 928 consulenze telefoniche. Dal 2002 al 2015 sono stati seguite 1126 casi

Tra i casi seguiti ci sono:

  • abusi sessuali: 23
  • segnalazioni di siti sospetti: 17
  • consulenze psicologiche per abusi sessuali: 17
  • adescamento online 16
  • difficoltà familiari: 12
  • consulenza nelle scuole: 10
  • segnalazione media e altro: 6
  • denunce per maltrattamento: 3
  • cyberbullismo, cyberstalking, pedofilia online: 3

Don Fortunato di Noto, fondatore dell’associazione Meter, ha fatto della lotta alla pedofilia la sua personale crociata: “La lotta contro la pedofilia si vince anche quando non si tace davanti all’abuso. Chi lo fa commette un crimine. Per questo andiamo avanti nella nostra lotta, perché il nostro è un impegno per la vita sin dal 1989”.

Unimamme e voi cosa ne pensate di questi dati?

Maria Sole Bosaia

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