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Attualità

“Non mi serve un milione”: la vera storia che ha ispirato il cartone Disney Up

Published by
Maria Sole Bosaia

Ricordate lo splendido film Up? Forse vi farà piacere sapere che la sua storia, oltre ad avervi commosso, possiede anche il sapore della realtà.

La storia di Up è vera: la donna che ha detto no a 1 milione di dollari

L’incredibile vicenda del nonnino che lotta strenuamente per evitare la demolizione della sua vecchia casa si ispira alla tenacia con cui una donna, Edith Macefield, ha difeso la sua stessa abitazione dalla speculazione edilizia.

Edith è nata in Oregon nel 1921 e ha avuto una vita avventurosa tanto quanto il protagonista del film della Pixar.

Ha cercato di arruolarsi riuscendo a raggiungere il Vecchio Continente e lì si è poi occupata degli orfani di guerra.

Negli anni Cinquanta è tornata in America, a Seattle, per accudire la mamma malata. Ed ecco che nel 2006 un magnate delle costruzioni le ha offerto 1 milione di dollari per vendere la sua casa.

Al suo posto sarebbe sorto un centro commerciale, ma Edith si è rifiutata categoricamente di vendere perché per lei l’abitazione aveva un valore affettivo.

Dove potrei andare? Non ho più famiglia e questa è la mia casa. Mia madre è morta qui, su questo divano. Sono tornata in America dalla Gran Bretagna per prendermi cura di lei. Mi ha fatto promettere che l’avrei lasciata morire in casa e non in qualche struttura, e ho mantenuto la promessa. E qui è dove voglio morire. Proprio nella mia casa. Su questo divano” 

E sempre dopo l’ennesima proposta di 1 milione di dollari, comprensiva di acquisto di una nuova casa, lei ha detto ” Non sono sicura di aver bisogno di 1 milione di dollari. Se mi ammalo probabilmente non coprirà le spese mediche, e se non mi ammalo, non ne ho bisogno.” si legge nel libro di Barry Martin, che ha accudito la donna fino alla morte avvenuta nella sua casa e sul suo divano.

Dopo la sua morte la casa è passata a quest’uomo, che aveva conosciuto durante i lavori edilizi, il quale l’ha venduta un anno dopo la morte, avvenuta nel 2008.

La casa di questa donna straordinaria, che ha ritenuto più importante il valore affettivo di quello economico, è ancora lì e noi speriamo che lo rimanga a lungo.

Unimamme e voi cosa ne pensate?

Cosa avreste fatto al suo posto?

Il film Up ci ha insegnato come i soldi non valgano le emozioni e i sentimenti, un altro film che insegna molto è secondo noi Inside Out. Siete d’accordo?

 

Maria Sole Bosaia

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