Un recente studio infatti ha dimostrato che i bimbi che vanno a letto tardi sono a rischio di obesità grave da adulti.
Sarah Anderson, professore di epidemiologia all’Ohio State University dichiara su CNN: “questo studio si aggiunge alle ricerche sul corpo che dimostrano che i bambini ottengono benefici da un sonno regolare e determinato da una routine”.
Lo studio, pubblicato su Journal of Pediatrics, ha considerato:
Dopo aver comparato l’orario di messa a letto con la loro salute da adolescenti i ricercatori hanno scoperto che:
“Altre ricerche hanno dimostrato i benefici dell’andare a letto presto sul comportamento, sullo sviluppo cognitivo e sull’attenzione. Una routine regolare nell’andare a letto incluso il coricarsi presto sono legati a pochi problemi relativi al sonno come incubi e difficoltà nell’addormentarsi”.
Ci sono una serie di meccanismi che legano l’andare a letto presto con i risultati in età adulta.
I bambini che vanno a dormire presto sono più inclini a dormire a sufficienza, non dormire abbastanza infatti può indurre un cambiamento negli ormoni dell’appetito e nel metabolismo.
Stare alzati fino a tardi induce a consumare più snack e guardare pubblicità che ne promuovono in consumo.
La Anderson raccomanda che i bambini di 4 anni vadano a letto alle 8 per far sì che evitino di diventare obesi da grandi.
Reut Grube, ricercatore della McGill University in Canada, aggiunge che dormire presto influenza positivamente anche l’umore e la salute mentale dei ragazzi perché è come un ricostituente, ed è molto importante per il cervello e il corpo.
“La privazione del sonno danneggia i processi fisiologici che consentono la regolazione emotiva. Questi processi dipendono o dall’interazione delle parti del cervello chiamati corteccia prefrontale e amigdala. Esse sono molto sensibili nei confronti della privazione del sonno. Quando le persone vengono private del sonno le persone hanno difficoltà a regolare le emozioni”.
Tutto questo porta a conseguenze negative, come l’incremento dello stress e dell’eccitazione che interferiscono con il sonno.
A prova di tutto ciò vi è uno studio pubblicato sul Journal of Pediatric Psychology che ha coinvolto 32 bambini tra gli 8 e i 12 anni a cui è stato detto di andare a dormire un’ora prima o dopo il solito.
Inoltre è stato chiesto di svolgere dei compiti riguardanti la memoria, la fluidità matematica, alla fine di ogni settimana.
Si è scoperto che i bimbi che andavano a dormire un’ora dopo avevano difficoltà a portare a termine i compiti.
Un’altra ricerca ha evidenziato che gli adolescenti che andavano a dormire prima delle 10 erano meno inclini a soffrire di depressione e avere pensieri suicidi.
Secondo il parere del dottor Sumit Bhargava della Stanford University School of Medicine noi dormiamo per conservare le energie da usare in modo funzionale durante il giorno.
Per la teoria del sonno ricostituente dormiamo per “ripristinare” qualcosa che perdiamo quando siamo svegli.
Bhargava sottolinea che andare a letto presto è importante, ma lo è ancora di più il quantitativo di ore di di riposo.
“Stabilite un’ora per andare a letto considerando le ore di riposo di cui vostro figlio ha bisogno per essere attivo durante il giorno e mantenetelo anche nei fine settimana”.
L’American Academy of Sleep Medicine ha diffuso una tabella del sonno per i bambini:
I bebè dovrebbero dormire prima delle 7, i piccoli che iniziano a camminare per le 7.30 e i bimbi per le 8, i preadolescenti entro le 8.30 e gli adolescenti tra le 9.30 e le 10.30.
Harriet Hiscock, professore associato Murdoch Childrens Research Institute in Australia sottolinea che la routine è molto importante. Gruber aggiunge che l’orario di andare a dormire non dovrebbe essere negoziabile.
“Con i bimbi piccoli create una routine dell’andare a letto calma e piacevole che comprenda il bagno e le storie prima di andare a nanna. Con i bimbi più grandicelli stabilite un orario in cui devono cominciare a prepararsi e in cui si spengono le luci”.
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