Unimamme, torniamo a parlarvi del pericoloso olio di palma presente nei cibi somministrati ai bambini attraverso una nuova, importante petizione.
Olio di palma: una petizione per dire basta!
Il Fatto Alimentare e Great Italian Food Trade hanno organizzato una raccolta firme da sottoscrivere e rivolgere alle aziende per togliere subito l’olio di palma contaminato con sostanze cancerogene dal latte in polvere per neonati.
Della pericolosità dell’olio di palma vi avevamo già parlato in passato, ma è bene ribadire che non sussistono motivi nutrizionali che giustifichino l’impiego di questo nocivo grasso tropicale.
Bisogna tener presente che altre industrie alimentari impiegano grassi diversi senza intaccare la qualità del latte prodotto.
Oltre al parere dell’Efsa sulla presenza di contaminanti cangerogeni in tale grasso, l’utilizzo dell’olio di palma risulta essere dannoso a causa delle rapine delle terre e della deforestazione nell’Africa subsahariana, in Asia e America Latina.
Già 4 anni or sono il Fatto Quotidiano aveva sollevato dei dubbi circa la presenza di grasso tropicale nel latte in polvere somministrato agli infanti.
Successivamente il Regolamento europeo 1169/2011 ha obbligato le aziende a rendere noto il tipo di olio impiegato e così è emerso che il palma era impiegato al 95% nei prodotti da forno e in quasi tutti i tipi di latte in polvere.
Questa sostanza viene utilizzata esclusivamente a fine di un risparmio economico da parte dei produttori.
Aziende come Bimbosan, Coop, Sicura e Dicofarm non vendono però latte contenente questo elemento nocivo, segno che è possibile trovare un’alternativa.
Secondo un documento della SIP (Società italiana di Pediatria) solo 7 latti formula su 52 non contenevano l’olio di palma.
La scusa addotta è sempre quella di avere una composizione di grassi adeguata alle esigenze dei lattanti.
In uno degli ultimi documenti dell’Efsa si legge: “le sostanze cancerogene e genotossiche presenti nell’olio di palma a causa dei processi industriali di raffinazione sono effettivamente pericolose. Le quantità di questi contaminanti, nel grasso tropicale, sono superiori fino a dieci volte rispetto a quelle presenti negli altri oli vegetali”.
Purtroppo le risposte delle aziende in merito agli agenti tossici nei cibi dei bambini sono sempre troppo evasive.
Per questo motivo su Change.org è stata istituita una petizione affinché:
- Mellin,
- Nutricia,
- Ordesa,
- Hipp,
- Humana,
- Milte,
- Nestlé,
- Unifarm,
- Sterilfarma,
- Nipiol,
- Menarini,
- Laboratori Alter,
- Plasmon e
- Holle
cambino le formule del latte in polvere.
Unimamme voi eravate al corrente di questa situazione? Firmerete la petizione?