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“Com’è andata a scuola?”: cosa fare quando i figli raccontano poco

Published by
Maria Sole Bosaia

Quando i vostri figli tornano da scuola e voi gli chiedete “com’è andata”? Qual è, solitamente la loro risposta?

La maggior parte dei ragazzi e ragazze risponde che è andata bene e chiude il discorso.

Rapporto genitori e figli adolescenti: come instaurare un dialogo

In quanto adulti, come riportato sul New York Times, potremmo aver dimenticato quanto possano essere stressanti le scuole medie e superiori.

Le elementari erano quelle più divertenti e con meno pressione ma non è più così in molti paesi. I nostri bambini infatti sembrano logorati dalla scuola mentre gli adolescenti appaiono stufi.

Quindi, una tecnica per non ottenere sempre la stessa risposta potrebbe essere quella di chiedere “descrivimi tutte le cose noiose che hai fatto oggi”.

Inoltre è consigliato porre altre domande su ciò che fanno a scuola “come sta andando quel progetto di gruppo?” o “voi ragazzi fate ancora gli sprint quando vi allenate?”. Tutto questo vi può aiutare a spingere la conversazione nella giusta direzione, specialmente se non c’è un’angolazione particolare da perseguire.

Se invece un adolescente esclama: “oggi inglese è stato stupido” un “come mai?” potrebbe aiutarvi a tenere in piedi una conversazione.

Chiederlo con vera curiosità è il modo giusto per spingere un adolescente ad aprirsi.  A volte il “com’è andata a scuola” riceve una risposta, ma non quella a cui pensavano i genitori. Sebbene gli adolescenti condividano spesso buone o interessanti notizie a questa domanda sono inclini a rispondere lamentandosi.

Quando i ragazzi cominciano a lamentarsi solitamente i genitori chiedono “hai segnalato che il tuo armadietto è rotto?” o “hai detto all’insegnante che non hai capito il compito?“. I genitori proseguono cercando di convincere i figli della saggezza dei loro consigli e gli adolescenti del fatto che mamma e papà non capiscono.

Tenete presente che gli adolescenti, come gli adulti, cercano sollievo, non consiglio.

Lasciare che i figli si sfoghino non significa sostenere le loro lamentele. Sessioni di sfogo consentono ai ragazzi di tornare a scuola meno oberati.

Dopotutto l’obiettivo è quello di connettersi con i propri figli, esattamente ciò che vorrebbero fare i ragazzi con i loro genitori.

Uniamme e voi come affrontate il vostro rapporto coi figli adolescenti?

Anche voi avete questo tipo di problema?

 

Maria Sole Bosaia

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