Oggi invece vogliamo parlarvi di un altro caso simile. Un altro piccolino, la cui identità rimane sconosciuta, come riporta il Mirror, è guarito grazie alla terapia genetica usata con Layla.
Anche questo secondo bambino era affetto da una forma molto aggressiva di leucemia ma a distanza di 6 mesi dal trattamento sperimentale svoltosi a Londra la sua malattia è in remissione.
L’iniezione di UCART19 lavora aggiungendo nuovi geni di cellule immuni donate conosciute come cellule T, le quali si armano contro la leucemia.
Naturalmente il tempo della sperimentazione è ancora troppo breve per stabilire se si tratti di una terapia efficace contro la leucemia o serva solo a rallentare il decorso.
Il fatto che Layla, dopo 11 mesi dall’iniezione stia ancora bene, lascia ben sperare.
Il capo esecutivo Andre Choulika dichiara: “non ci sono ancora prove statistiche ma abbiamo già 2 casi. Questo dimostra che la terapia ha un suo potenziale”.
Al secondo bimbo sottoposto alla UCART19 è stata diagnosticata la leucemia a 4 settimane di vita, dopo essere stato sottoposto ad altri trattamenti i genitori hanno deciso di provare con l’ultima cura, quella di Layla.
Questo nuovo approccio usa cellule di un donatore sano in un processo che potrebbe portare un approvvigionamento disponibile per molti pazienti.
Unimamme e voi cosa ne pensate di questa incredibile novità che potrebbe ridare tanta speranza a tanti bambini e famiglie che stanno soffrendo?
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