Il nostro Istituto Superiore di Sanità ha rilasciato la prima linea guida italiana per la prevenzione e il trattamento dell’emorragia post partum.
Stima dell’emorragia
Per stimare l’emorragia bisogna ricorrere non solo a quella visuale ma anche alla rilevazione mediante le sacche trasparenti graduate per la raccolta del sangue , il peso dei teli, garze e pezze intrise di sangue oltre alla valutazione dei segni clinici e i sintomi di ipovolemia materna.
Le immagini presentate sopra sono state raccolte dal Royal College of Obstetrician & Gynaecologist britannico per aiutare a valutare la perdita ematica.
L’incremento del volume sanguigno in gravidanza comporta una minor sensibilità dei segnali di shock ipovolemico. In gravidanza è necessaria una perdita di mille ml. per alterare il valore del peso e della pressione arteriosa.
La tabella sottostante può dare altri preziosi termini di raffronto.
L’indice IS è il rapporto tra frequenza cardiaca e pressione arteriosa. Nella popolazione ostetrica va da o,7 a 0,9.
L’indice di Shock ostetrico ISO indica invece la gravità clinica e predice la necessità di trasfondere la paziente .
Fattori di rischio di epp
In caso di placenta previa, sospetta placentazione anomala, preeclampsia grave valutare se indirizzare le donne verso strutture appropriate.
Tra i fattori di rischio riportati ci sono:
Come ridurre il rischio di emorragia post partum nelle donne con fattori di rischio noti?
Come ridurre la perdita ematica nel parto vaginale?
Come ridurre la perdita ematica nel parto cesareo?
Trattamento dell’emorragia post partum:
Occorre un approccio multidisciplinare, identificando contemporaneamente le cause dell’emorragia. Quindi:
Si distingue:
Terapia con trasfusione:
Le trasfusioni giocano un ruolo fondamentale nel trattamento della epp e possono determinare l’esito materno nei casi più gravi. Gli obiettivi sono:
Quali procedure ed interventi chirurgici sono appropriati?
Le suture uterine sono interventi chirurgici utilizzati per controllare l’epp grave ed evitare l’isterectomia.
In caso di rottura dell’utero: l’emorragia dipende dall’estensione della rottura. I segnali della rottura dell’utero possono includere:
I segnali della rottura dell’utero post partum possono includere:
Monitorare le donne che hanno avuto emorragia post partum
Si tratta di una pratica essenziale ineludibile ed è caldamente raccomandato.
Unimamme voi cosa ne pensate di queste linee guida?
Voi le trovate utili?
Voi avete avuto un’emorragia post partum?
Noi vi lasciamo con uno studio su emorragia post partum e difficoltà nell’allattare.
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