E’ ad esempio il caso di quanto accaduto agli Ospedali Riuniti di Torrette di Ancona
Una donna di 26 anni, incinta di 30 settimane, si è presentata in ospedale con una grave insufficienza cardiaca. Questa donna aveva una protesi valvolare meccanica mitralica, una protesi cioè che sostituisce la valvola che regola l’afflusso del sangue nel cuore, impiantata in Albania 8 anni e che aveva smesso di funzionare per la presenza di un trombo. Sia lei che la figlia che aspettava erano quindi a serio rischio.
Secondo quanto indicato dall’Hearth American Associaton, le malattie cardiovascolari complicano circa l’1%/3% delle gravidanze e sono responsabili del 10%, 15% della mortalità materna.
Dal Salesi, l’ospedale dove si era recata, è stata quindi trasferita immediatamente al Torrette, dove è stata salvata da un team multidisciplinare di medici: cardiochirurghi, anestesisti, ginecologi e neonatologi.
Dopo aver stabilizzato la donna, come si legge sul Corriere Adriatico, i medici hanno eseguito il cesareo di urgenza ed è così nata la figlia, una bambina di 1 kg e 200 che è stata subito portata in Neonatologia.
Una volta effettuato il parto i medici hanno quindi eseguito l’intervento cardiochirurgico che ha di fatto salvato la vita alla donna.
Questa mamma è ora ricoverata ed è in buone condizioni e i medici ritengono che presto potrà essere dimessa. Noi speriamo di cuore che possa passare più tempo possibile con la figlia appena nata.
E voi unimamme, cosa ne pensate di questa bellissima notizia?
Noi vi lasciamo con un post che descrive lo stato di salute della sanità italiana.
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