Fino a poco tempo fa Lydia era una mamma felice insieme al marito e i figli. Purtroppo, a 26 anni, incinta del terzo bimbo, lei e il compagno Jamie Townsend hanno iniziato le pratiche per il divorzio.
Lydia quindi si è trovata disoccupata e nella condizione di dover provvedere ai figli. Questa mamma ha chiesto aiuto all’assistenza pubblica per un sussidio e così i membri della sua famiglia hanno dovuto fare il test del DNA per provare che fossero parenti.
Poco dopo la donna ha ricevuto una telefonata che la invitava a presentarsi subito negli uffici dei servizi sociali.
Lydia però non sapeva di essere una sospetta criminale per le autorità.
Come ha raccontato su Abc News lei si è recata tranquillamente negli uffici e, una volta seduta, il personale ha cominciato a trattarla con freddezza, chiedendole: “chi sei?”.
Secondo i risultati del DNA Lydia non risultava essere la madre dei suoi due figli. Padre e figli erano imparentati, ma lei no.
“Sapevo di aver portato nel mio grembo i miei due gemelli, sapevo di averli dati alla luce, non avevo alcun dubbio in merito” aggiunge a posteriori la donna.
Lydia era sicura che ci fosse qualche tipo di errore, ma non era così per gli assistenti sociali. “Il DNA è sicuro al 100% e non mente” ha detto uno di loro.
La situazione per lei si prospettava veramente terribile, non le veniva solo negato il sussidio, ma era sospettata di aver finto come mamma surrogata a pagamento e di aver commesso una frode. I suoi figli potevano esserle sottratti per sempre.
“Potremmo portarti via i figli quando vogliamo” le ha detto uno dei presenti.
Lydia è corsa a casa chiaramente angosciata, cercando le foto della gravidanza, dell’ospedale e il certificato di nascita dei figli. I suoi genitori stentavano a credere a ciò che le stava capitando.
“Inizialmente ho pensato che stesse scherzando, poi l’ho sentita piangere al telefono. Ho detto” deve essere sicuramente un errore. Io ero presente quando sono nati i bambini. Li ho visti uscire, li ho tenuti tra le mie braccia…” ha riferito Carol, la nonna materna dei bimbi.
Anche Rod, il padre di Lydia era sconvolto “mi sentivo impazzire. Non riuscivo a capire perché stesse accadendo tutto questo, mia figlia non era una bugiarda”.
Così Lydia ha contattato l’ostetrico Leonard Dreisbach che aveva assistito a tutti e tre i parti dei bambini. Questi ha garantito che avrebbe testimoniato in suo favore.
Dreisbach ha ribadito che i figli erano di Lydia, che li aveva partoriti lei senza ombra di dubbio.
Purtroppo però la prova del DNA viene considerata infallibile e questa dimostrava che Lydia non era la mamma dei suoi figli.
I campioni sono stati analizzati da diversi laboratori, ma tutti con lo stesso risultato.
Dopo tre udienze il giudice le ha consigliato di procurarsi un avvocato.
Molti avvocati però non volevano sprecare tempo lottando contro la prova del DNA, ma qualcuno alla fine ha accettato.
Nel frattempo la donna pensava a come nascondere i figli se qualcuno fosse arrivato a reclamarli.
“Una volta ero a tavola e sono scoppiata a piangere, i miei figli mi hanno abbracciata chiedendomi cosa avessi ma io non riuscivo a spiegarlo perché non lo sapevo nemmeno io”.
In suo aiuto è arrivata la notizia della storia di un’altra mamma, Karen Keegan, molto simile alla sua. Il suo caso però si era risolto confrontando il tessuto della tiroide col DNA del figlio, risultando combaciante.
In pratica la donna aveva in sé la sua stessa gemella. Il suo sangue mostrava una persona ma in altri tessuti c’era l’evidenza di due persone mescolate tra loro.
Un caso quindi di chimerismo, come l’incredibile vicenda capitata a un papà che si è scoperto essere lo zio del figlio.
Si tratta di un fenomeno davvero rarissimo che vede la fusione di due distinti tipi di cellule, due gemelli. L’altro gemello è invisibile e vive nascosto nel DNA.
Nel frattempo è venuto alla luce anche il terzo figlio di Lydia, alla presenza di un ufficiale della corte, ma anche quest’ultimo non aveva il DNA della mamma.
Grazie ad ulteriori indagini e all’emergere del precedente caso Lydia infine ha potuto avere la custodia dei suoi figli.
“Molto probabilmente non avrei i miei figli se non avessero scoperto il suo caso. Non mi avrebbero mai considerato come una chimera”.
Unimamme e voi cosa ne pensate di questa incredibile storia e di quanto capitato a questa mamma?
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