Eddie Kidd era un bimbo di 2 anni come tanti, finché un giorno è caduto accidentalmente dal divano.
Il piccolo ha cominciato a strillare e a piangere, come spesso accade a tanti altri bambini di quell’età, i suoi occhi però sono diventati immediatamente scuri e sulla sua testa si è formato un grosso bozzolo.
La madre lo ha portato di corsa in ospedale dove gli esami hanno rilevato una perdita di sangue nel cervello e una frattura del cranio.
Il piccino è stato subito trasportato in elicottero in un’altre struttura per essere operato d’urgenza.
Dopo l’operazione però il bimbo continuava a sanguinare, così i dottori hanno scoperto che Eddie era emofiliaco.
Questo ha comportato delle complicazioni post operatorie, il piccino infatti ha cominciato a mostrare segni di infezione e ha contratto la Golden Staph.
Eddie ha dovuto andare di nuovo sotto i ferri, un osso del suo cranio è stato rimosso, pulito e poi rimpiazzato.
Una volta tornato a casa purtroppo si è ripresentata una nuova infezione e il bimbo è stato ricondotto in ospedale per la terza operazione.
Una parte del suo cranio è stata rimossa in modo permanente.
Come si legge su Go Fund Me durante tutti questi travagliati giorni Eddie ha:
Ora questo sfortunato piccino ha bisogno di continua assistenza e presto avrà anche una piastra di titanio in testa per rimpiazzare l’osso rimosso. I medici però non possono effettuare quest’ultima operazione se prima non saranno trascorsi 6 mesi dall’ultima infezione.
Eddie adesso indossa un elmetto per proteggere la fragile testa e naturalmente non può giocare e divertirsi né potrà mai praticare sport o attività simili perché anche il minimo graffio potrebbe causargli guai seri a causa dell’emofilia.
Come intuirete, davanti a questa serie di sconvolgimenti e a tutta una serie di cure economicamente molto impegnative per Eddie Kidd i suoi genitori, avendo altri 3 figli, hanno deciso di chiedere aiuto a tutti lanciando una raccolta fondi su Go Fund Me.
Dal momento del lancio sono già stati raccolti 1.010 dollari, come racconta grata ed entusiasta la mamma di Eddie sulla pagina Facebook del figlio.
Noi speriamo che tante persone accettino di aiutare questo bimbo.
Unimamme voi cosa ne pensate di quanto accaduto a Eddie e alla sua famiglia?
Nel suo caso, purtroppo, l’emofilia di cui nessuno era a conoscenza ha giocato un ruolo determinante nella sua storia.
Noi vi lasciamo con l’appello di un’altra mamma che vuole mantenere la promessa fatta al figlio.
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