“Nido aperto la sera”: l’esperimento che fa bene alla coppia

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Nido aperto la sera: alzi la mano chi tra i neo genitori – ma anche quelli meno “neo” – non vorrebbe una serata libera per starsene un po’ tranquilli. Che poi non è che bisogna fare chissà che cosa,  semplicemente non avendo i “nani” in giro per casa qualche ora si può respirare. Si può uscire a cena, si può andare al cinema oppure si può fare niente: ci si mette sul divano e ci si gode un po’ di “libertà”.

Purtroppo non sempre i nonni, la risorsa più importante per una famiglia, sono a disposizione oppure non si trovano baby sitter affidabili e quindi si arriva a sera – magari dopo una giornata stressante – che si casca dal sonno, ma i bambini sono comunque allegri e non hanno nessuna intenzione di addormentarsi. Ebbene la soluzione c’è e si chiama appunto nido aperto la notte.

Nido aperto la sera: perché è importante che mamma e papà abbiano i loro spazi

Si tratta di un esperimento che coinvolge i nidi della cooperativa Cometa in 11 comuni di Monza e Brianza. Per un venerdì al mese si può portare il proprio figlio a scuola, ma non solo lui, anche i fratelli e gli amici fino a 9 anni dove le maestre si occuperanno di loro per circa 3 ore dalle 19 alle 22. In questo lasso di tempo si svolgeranno diverse attività e giochi e la cena compresa, una buonissima pizza.

Il costo varia a seconda del tempo in cui si lascia il bambino:

  • 15 euro se rimane a scuola 3 ore compresa la cena,
  • 12 se invece le ore sono 2 e mezza e la cena non è compresa.

I piccoli aspetteranno divertendosi mamma e papà indossando il pigiamino e ascoltando delle favole.

Il servizio è attivo con un numero minimo di 7 bambini e bisogna iscriversi il venerdì precedente.

Certamente una bellissima iniziativa a sostegno della genitorialità: non dimentichiamoci che i genitori prima di ricoprire un ruolo sono una coppia ed è fondamentale che questo non si dimentichi mai. I figli sono importanti, ma bisogna ricordarsi che la loro serenità dipende anche dal legame d’amore famigliare.

Speriamo che queste iniziative vengano riprese anche da altre strutture. E voi unimamme che cosa ne pensate?

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