Tempi d’attesa troppo lunghi in gravidanza: si paga quando non si dovrebbe

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Durante la gravidanza ci si deve sottoporre a tutta una serie di esami; in teoria per quelli obbligatori la futura mamma è esente.

In teoria perché sebbene il Servizio sanitario nazionale garantisca l’assistenza gratuita, non sempre è così (e questo solo per i test obbligatori, figuriamoci per quelli consigliati, come alcuni esami di diagnosi prenatale, che possono arrivare a costare anche 1000 euro).

Tempi d’attesa in gravidanza: troppo lunghi e ancora troppe disparità 

Il problema è che spesso le gestanti non riescono a prenotare ad esempio le tre ecografie che si fanno di default in una gravidanza fisiologica: la causa sono i lunghi tempi di attesa, per  questo sono costrette a farle in intramoenia o in forma privata. In questo modo tra visite ed esame si spendono migliaia di euro, a partire dalla visita ginecologica privata che costa in media 100 euro (mentre per un’ecografia morfologica se ne possono spendere anche 150).

Oltre a questo c’è una disparità nelle Regioni nei servizi offerti: per esempio molte donne non riescono a fare i controlli nei tempi stabiliti oppure non ricevono l’epidurale nonostante sia loro diritto durante il parto.

Come si possono allora far valere i propri diritti in gravidanza?

  • Innanzitutto facendosi dare dal ginecologo il piano degli esami da fare, in modo da poterli prenotare il prima possibile
  • Segnalare al medico di indicare l’urgenza sulla ricetta rossa del Servizio Sanitario.

In questo universo, sembra che i consultori siano ancora l’ultimo baluardo di difesa della salute della donna in gravidanza, dove si riesce anche ad essere seguite per tutta la gravidanza dallo stesso medico, anche se i tagli ai servizi fanno sì che spesso le donne si ritrovino sole e spaesate nel dover gestire ogni aspetto della gravidanza.

Inoltre, proprio la mancanza di presa in carico delle strutture pubbliche è un altro motivo per il quale le donne scelgono ginecologi privati, che spesso prescrivono più ecografie rispetto alle tre raccomandate: le future mamme infatti non vogliono rischiare di essere seguite ogni volta da un medico diverso.

E voi unimamme cosa ne pensate? A voi come è andata?

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