Mark Barnett, psicologo presso la Kansas State University, sottolinea su Quartz di aver individuato due categorie riferite all’arte di canzonare il prossimo:
Attraverso i suoi studi ha infatti dimostrato che i bambini di 5 anni sono in grado di capire se vengono presi in giro in modo amichevole o meno basandosi su:
Secondo un altro psicologo, Peter Gray, il legame tra il tormentatore e il tormentato è la chiave di tutto.
“Praticare il bullismo in generale include il genere di bullismo che riguarda prendere in giro qualcuno, ed è riconoscibile quando la persona che lo pratica è in una posizione di potere rispetto a chi viene canzonato”.
“Se avete qualcuno all’estremità del palo del totem in una classe, per esempio un bimbo che viene scelto sempre, gli sfottò rivolti a quel piccolo non sono un prendere in giro positivo, ma è bullismo”.
A volte però non si riesce a distinguere bene se si tratta di scherni positivi o negativi. Chi ha sperimentato sulla propria pelle brutti insulti tende ad essere più sensibile nei confronti di ogni genere di canzonatura.
Inoltre giocare da soli, senza la costante supervisione dei bambini può modellare il modo in cui i bimbi avvertono le derisioni.
Spesso genitori e insegnanti cercano di proteggere i bambini da qualsiasi cosa possa turbarli. Questi bambini non capiscono quando divertirsi per una presa in giro leggera e come invece reagire in modo determinato se lo sberleffo oltrepassa il limite.
“Sentono dagli adulti che questo è bullismo e rimangono sconvolti quando vengono presi in giro invece di tirarsi su le maniche per affrontarli”.
Riconoscere i difetti altrui e prenderli bonariamente in giro aiuta le persone a essere più vicine. “Prendi un aspetto di una persona e facendo un commento per punzecchiare in modo leggero, li stai accettando, amando addirittura” dichiara Barnett.
Farsi un po’ beffe dei difetti altrui aiuta anche gli amici a correggere i loro leggeri difetti, a patto che non venga espresso un giudizio.
Prendersi gioco di qualcosa o qualcuno, se non fatto con l’intenzione di nuocere, aiuta, in un’epoca di esponenziale narcisismo, a coltivare un po’ di sana umiltà.
Unimamme, voi come vi comportate se vedete che vostro figlio, per esempio, viene preso in giro dagli amichetti al parco giochi?
Noi vi lasciamo con alcune riflessioni su come dire le parolacce davanti ai bambini non sia sempre nocivo.
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