Purtroppo il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo ha assunto proporzioni davvero importanti, con fatti di cronaca più o meno quotidiani di giovani che invece che fermare un amico preso di mira lo filmano con il telefonino e poi lo mettono in rete aumentando l’umiliazione di chi ne è vittima, che si convince di essere lui o lei il problema.
Manca probabilmente un’educazione all’affettività, alle emozioni, al fatto che si può rovinare una vita per sempre.
I genitori di oggi, forse complice il fatto che quando erano giovani loro non c’era internet, si trovano piuttosto spaesati di fronte al fenomeno, ma soprattutto non hanno idea di come affrontare la questione delle nuove tecnologie pensando che “certe cose” ai propri figli non possono capitare o che non potrebbero mai farle.
Curiosamente una ricerca ha dimostrato che il problema è sette volte più frequente fra amici e partner rispetto che fra sconosciuti ha detto Charlene Underhill Miller, psicoterapeuta di famiglia in Southern California. La specialista ha trovato cinque modi rivolti ai genitori per aiutare a difendere i propri figli dal fenomeno.
1- Conoscere il mondo virtuale: ovviamente stare al passo con la conoscenza tecnologica dei propri figli non è possibile perché saranno sempre più avanti di noi, però possiamo farci aiutare magari da un amico dei propri figli o della stessa generazione. Chiedendo così di parlarne è un modo per parlarne insieme e per capire se qualcuno che conoscono è stato vittima di bullismo.
2- Creare una rete sociale con altri genitori: è molto importante che ci sia una comunicazione con altri adulti in modo da scambiarsi informazioni e preoccupazioni; anche la scuola svolge un ruolo importante per condividere allarmi di questo tipo. Domandare sempre ai propri figli cosa è successo tra i banchi, se qualcuno ha postato delle foto non adatte.
3- Parlate apertamente con i figli: comunicare con i propri figli è importante, per far capire loro di non diventarne in qualche modo silenziosi complici. Domandatevi quali potrebbe essere la vostra reazioni se vostro figlio si comportasse da bullo o se fosse testimone.
4- Fate attenzione al loro umore: prestate attenzione ai cambiamenti d’umore che non sono solo dovuti all’adolescenza: per esempio se i voti calano drasticamente o se mostrano atteggiamenti ansiosi o depressi oppure se soffrono di malattie psicosomatiche, meglio non sottovalutare e intervenire.
5- Intervenite: se sospettate che vostro figlio possa essere vittima di bullismo o che conosca qualcuno che sia un bullo rivolgetevi alla scuola, spronatelo a parlarvi senza giudicarlo, rassicurandolo sul fatto che anche altre persone lo possono sostenere.
Insomma, cari genitori, non si può fare finta di niente e dire che queste cose ci sono sempre state, come se fossero delle ragazzate.
E voi unimamme, siete d’accordo?
Noi vi lasciamo con la lezione anti bullismo data da una mamma a sua figlia.
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