Circa tre anni fa Kayleigh ha iniziato a sentirsi poco bene. Inizialmente i medici le avevano detto che si trattava di un virus.
Nei mesi successivi però la sua salute è drasticamente peggiorata, Kayleight dormiva fino a 18 ore al giorno.
“Questo ha cominciato a interferire con il mio lavoro nel ramo delle pulizie, mi svegliavo solo per andare al lavoro e sembravo così malata che mi rimandavano a casa la maggior parte delle volte”.
La donna ha iniziato ad avvertire dolori alla gambe, che sembravano fatte di calcestruzzo. “Ero arrivata al punto che potevo camminare a stento”.
Quando è stata nuovamente ricoverata le hanno comunicato che aveva la leucemia. “Sono rimasta frastornata, non pensi mai che possa succedere a te, ero sconvolta” ha riferito al Mirror.
I medici l’hanno sottoposta subito alla chemioterapia e Kayleight non ha fatto in tempo nemmeno a salutare le sue bambine.
Se non l’avesse fatto sarebbe morta entro 72 ore.
Successivamente è stata ricoverata per 5 settimane. La chemioterapia è stata così aggressiva che a questa mamma è rimasta solo l’1% di possibilità di avere un altro piccino.
La donna è stata anche sottoposta a un intervento per raddrizzare l’intestino. Purtroppo a tutto questo si è aggiunta una nuova difficoltà: un punto lasciato inavvertitamente nel suo stomaco si è infettato.
Nel 2015 i medici le hanno detto che per lei sarebbe stato impossibile concepire di nuovo.
“Naturalmente amo molto le mie bambine ma ho sempre sperato di avere un maschietto, queste notizie mi hanno spezzato il cuore”.
Dopo aver sconfitto il cancro si trovava a dover rinunciare a un’altra cosa per lei molto cara.
Infine, nell’ottobre del 2015 Kayleight ha cominciato a sentirsi poco bene. Quando ha iniziato a vomitare ha pensato che fosse tornato il cancro.
“Ben continuava a chiedermi se ero incinta. La prospettiva però mi sembrava impossibile e quindi non l’ho considerata seriamente”.
Prima di essere riaccompagnata in ospedale per accertamenti la donna ha fatto un test di gravidanza ed è risultato positivo.
Sebbene fosse ancora scettica, il test del sangue ha confermato la gravidanza.
Un’ecografia le ha mostrato che era già al 4° mese e mezzo di gestazione. Per fortuna i trattamenti per combattere il cancro non avevano danneggiato il bimbo.
Così la donna ha potuto accogliere il suo piccolo Eilon. Kayleight è in remissione dalla leucemia e deve andare in ospedale una volta ogni 6 mesi per fare i controlli.
“Quando ho tenuto tra le braccia mio figlio ho pianto per un’ora, è stato come se tutte le mie preghiere fossero state esaudite”.
Riflettendo sulla sua storia dichiara: “la prima notte che ho trascorso in ospedale una donna nel letto accanto a me mi ha detto: non sai cos’hai affrontato finché non è finito. Non so cosa intendesse a quell’epoca, ma ora ho capito che aveva ragione. Ho trascorso molto tempo con l’autopilota, completamente focalizzata sul battere il cancro. Ho fatto quanto mi avevano detto i medici. Andare agli appuntamenti, prendere le medicine, è solo ora che, guardandomi indietro, mi rendo conto di ciò che ho passato”.
Unimamme voi cosa ne pensate di questa storia a lieto fine?
Noi vi lasciamo con le riflessioni di un’altra mamma col cancro.
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