Per fortuna oggi stiamo assistendo ad una rivoluzione per quanto riguarda la figura paterna (e meno male dico io): non più uomini trattati come un mero accessorio, ma papà o futuri tali che si comportano com’è giusto che sia.
E quale era l’evento in cui fino a qualche anno fa gli uomini erano assolutamente esclusi? Indovinato: il parto. Se ne stavano fuori dalla porta ad aspettare, magari a fumare – quando si poteva – cento sigarette. Probabilmente le compagne o le mogli avrebbero voluto il loro supporto, ma neppure fino a troppo fa funzionava così.
Il segno che i tempi sono cambiati deriva da una lettera che un papà ha dedicato a sua moglie subito dopo la nascita del loro secondogenito. Vi conquisterà.
Brad Kearns, un papà di due bambini del New South Wales in Australia – conosciuto come DadMum in rete – ha postato su Facebook infatti un messaggio diretto alla moglie, davvero commovente. Eccolo tradotto per voi:
Ora come uomo non potevo ovviamente sentire il dolore. Ma lasciatemelo dire, quando quelle contrazioni arrivavano, ho avuto una chiara idea di ciò che stava succedendo. Mi ricordo che guardavo la velocità realizzando che stavo percorrendo a 160 km orari l’autostrada. Ero fottuto. Stava accadendo. Merda… Più forti erano le contrazioni, più alti diventavano i miei battiti cardiaci e più veloci andavamo.
Ho parcheggiato più in fretta che ho potuto, ho suonato quel ca..o di campanello, l’ho gettata su una sedia a rotelle e sono scattato verso il reparto maternità come se fossero le fottute olimpiadi. Questa donna ha aperto una porta per noi. Ho realizzato una performance che potrebbe competere con Bolt nei 200 metri mentre spingevo una sedie a rotelle, e questa vecchia signora che casualmente ha aperto la porta sembrava essere in un incontro del club del libro e che io fossi 20 minuti in anticipo. Era già arrabbiata con me perché ha dovuto posare il suo te. Togliti dalla mia strada donna, mia moglie sta per avere un bambino!
Vi siete mai sentiti come la persona più stupida in una stanza? A me è successo perché tutti sembravano felicemente rilassati. Le infermiere. Nessuno sembrava dare importanza al fatto che “la testa del bambino fosse più grande della vagina”. Sarà dovuto alla loro formazione. Naturalmente non eravamo così vicini al D-Day come pensavo. Così abbiamo indossato uno dei nostri vestiti da parto. Sapevo che non eravamo vicini come gli altri perché ho potuto sentire le urla di dolore di una donna che provenivano da in fondo al corridoio. Cavolo eravamo pronti a una notte buona o cosa?!
Alcune settimane prima del parto sono stato in una di quelle di classi pre-parto così ho pensato che sarei riuscito a sapere che cosa sarebbe successo… No… Non avevo idea. Gente che entra, gente che esce, persone che parlavano di cose come la dilatazione e continuamente indossano i guanti di lattice per visitare mia moglie. Non sai esattamente cosa sia l’amore fino a che non vedi la tua compagna con la flebo, nuda in acqua tiepida di fronte a dei completi estranei. Questa schifezza era come qualcosa su discovery channel. Tutti i pronostici erano persi. La dignità a quel punto era fuori dalla finestra. Sono stato attento a restare bene dietro perché non volevo raffreddarmi se mi fossi bagnato i vestiti. Scherzo avevo un cambio.
Quando tua moglie ti rompe un braccio e chiede un’epidurale con la voce posseduta ed è troppo tardi per somministrargliela…sei fottuto. Sto pronto a tirarlo fuori e a dire che tutti quei corsi pre-parto non ti insegnano nulla. Perché abbiamo guardato quegli stupidi video degli anni Ottanta in cui una donna partorisce il proprio figlio come fosse una cacca mattutina? Avremmo dovuto vedere quel fottuto film “Esorcismo di Emily Rose” almeno avrei saputo cosa aspettarmi, mi sarei portato una fialetta di acqua santa se fosse servita.
Knox alla fine è nato ed era bellissimo. Se conoscete alcuni uomini là fuori che fingono di non essere nervosi dite loro che dovrebbero essere fottutamente nervosi. O mandatelo sulla mai strada. Sono un professionista adesso.
La nascita di un bambino è davvero stupefacente. Ancora non capisco come riescano a passare da lì?“.
E voi unimamme cosa ne pensate? Vi ricordate sempre di questo papà il divertente resoconto di quanto ha dovuto fare il mammo per la prima volta?
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