Nel 2001 Grant aveva solo 9 anni quando, tornata a casa insieme al fratellino, è rimasta vittima di una terribile esplosione dovuta a una perdita di gas nell’appartamento dove viveva.
I medici sono riusciti a salvarle la vita ma nei mesi successivi sia lei che il fratello hanno dovuto imparare come muovere di nuovo le dita e imparare a camminare.
Negli anni successivi Andrea ha subito numerosi trapianti di pelle perché le bruciature di terzo grado coprivano l’85% del suo corpo.
“Non avevo nessuno a cui guardare per dire: “così è come sei adesso, ma questo è come sarai tra 10-15 anni”.
Per aiutarla i medici le hanno messo vari strati di pelle sulla pelle e sulla pancia, non erano però sicuri se Andrea, una volta cresciuta, avrebbe potuto portare a termine una gravidanza, dal momento che non sapevano se la pelle si sarebbe allungata come previsto.
Quattro anni fa la donna ha dato alla luce una bella bambina: Jade, durante la gravidanza però si è sentita molto nervosa.
Così ha deciso di fondare un’associazione no profit: Beyond Scars e ha iniziato a lavorare come motivatrice vocale e a sostegno delle vittime di bruciature.
Nel corso della seconda gravidanza Andrea ha pensato di aprirsi un po’ di più postando immagini della sua pancia che cresceva su Instragram, come riportato su Today.
Portare avanti una gravidanza con tanti segni di bruciature le ha causato molto dolore, in modo particolare nel 5° mese.
Lei si spalmava la crema idratante e si massaggiava la pancia due volte al giorno per alleviare la sofferenza.
“Per me è stato molto doloroso, dovevo cercare di rendere le cicatrici più molli”.
Nel frattempo Andrea ha deciso di realizzare un servizio fotografico quando ha capito che avrebbe potuto avere il secondogenito senza problemini.
“Quando ho fatto quegli scatti durante la gravidanza non è stato per i social media e non sono diventate virali, è stato per celebrare la conquista della mia seconda gravidanza”.
Dopo aver visto le immagini Andrea ha deciso di condividerle, una di esse ha ricevuto 20 mila like e lei ne è rimasta molto colpita.
“Avere persone che mi incoraggiano, si congratulano con me e dicono che le immagini hanno avuto un effetto su di loro per me è una benedizione, un sentimento travolgente che non posso descrivere. Ho sempre voluto essere il volto o sostenere i sopravvissuti alle bruciature, ma non pensavo sarebbe accaduto da un giorno o l’altro”.
“Da qualche parte un sopravvissuto o un bambino ha visto queste immagini e ne ha ricavato forza. Io sono davvero felice per questo.Penso che per le donne sopravvissute a bruciature sia molto importante avere altre sopravvissute a cui guardare”.
Oggi Andrea è una mamma come tante, esausta, ma felice.
Unimamme voi cosa ne pensate della scelta di questa donna e della sua lotta?
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