Ma come definire il bullismo? Il bullismo e’ un comportamento aggressivo con caratteristiche peculiari:
Tale fenomeno non è solo italiano, ma è globale. Probabilmente fa parte della natura umana: tutti sviluppiamo “competenze di cattiveria” e se non correttamente formati e guidati rischiamo di rafforzarle ferendo gli altri.
C’è un paese europeo, però , nel quale si è riusciti a contrastare e “debellare” il bullismo, ed è la Finlandia. Qui è stato infatto inventato dai ricercatori dell’Università di Turku un programma scolastico, il metodo KiVa (Kiusaamista Vastaan) che significa “scuole contro il bullismo o scuole felici“. Questo programma, finanziato dal Ministero per l’Educazione e la Cultura, è stato adottato, sin dal 2008, in quasi tutte le scuole finlandesi è ha dato risultati considerevoli, ricevendo anche diversi premi.
Il punto forte di questo programma è che non coinvolge solo il bullo e la vittima, ma dà molta importanza alla c.d. “maggioranza silenziosa“.
Il programma prevede 2 diversi interventi:
Gli attori del programma sono gli insegnanti, e nei casi specifici, interviene un Team dedicato.
Il programma inoltre è diverso a seconda della classe di età a cui si rivolge:
Dalla Finlandia, il programma è stato poi esportato in altri paesi, tra cui Paesi Bassi, Gran Bretagna e dal 2014 è giunto anche in Italia.
In Italia la sperimentazione avvenuta in Toscana grazie alla dottoressa Ersilia Menesini, docente dell’Università di Firenze, ha coinvolto scuole sperimentali e scuole di controllo, nello specifico:
per un totale di circa 1600 bambini di età compresa tra i 9 e i 12 anni.
I risultati sono stati eccezionali:
Oltre a questi, tra i risultati ottenuti, si sono registrati migliori risultati scolastici, maggiore motivazione, riduzione dell’ansia e della depressione.
E voi unimamme, non vorreste che programmi come questi entrino nei programmi scolastici dei nostri figli? Noi lo speriamo!
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