Studiare bene è un cruccio che riguarda un po’ tutti. Difficile? No, grazie a una tecnica speciale di un premio Nobel applicabile a tutti gli ambiti.
La tecnica prende il nome da Richard Feynman, famoso premio Nobel per la Fisica nel 1965 per l’elaborazione dell’elettrodinamica quantistica. Shane Parris, esperto della motivazione e dell’automigliorarsi, spiega su Quartz come applicarla.
Premesso che per Richard Feynman c’è una differenza abissale tra “sapere qualcosa” e “sapere il nome di qualcosa”, egli ha individuato una formula che garantisce di aver compreso qualcosa meglio di chiunque altro.
Questa formula si compone di 3 step:
1 – INSEGNALA A UN BAMBINO: la prima cosa da fare è scrivere su un foglio il soggetto dell’argomento che volete imparare, come se doveste spiegarlo a un bambino di 8 anni. Spesso si usano termini complicati per mascherare il fatto che non abbiamo compreso tutto. Il guaio è che così facendo inganniamo noi stessi. Scrivendo l’idea in modo semplice e chiaro forziamo noi stessi a capirla a un livello più profondo, semplificando le relazioni e le connessioni tra le varie idee.
2- RIVEDILA: quando abbiamo scritto abbiamo senz’altro incontrato dei buchi nella nostra conoscenza, avendo magari dimenticato qualcosa di importante,, oppure che non siamo stati in grado di spiegare, avendo trovato difficoltà a collegare a un concetto più importante. Essere competenti significa anche conoscere i nostri limiti. La conoscenza inizia così. Ora che sappiamo dove ci siamo bloccati occorre tornare al materiale che funge da fonte iniziale e studiamolo di nuovo finché saremo in grado di spiegarlo in modo semplice, colmando i buchi. Conoscere i proprio limita riduce gli errori a cui si è inclini e aumenta le chances di successo.
3- ORGANIZZA E SEMPLIFICA: ora che abbiamo ottenuto un set di appunti scritti a mano occorre fare una revisione in modo da assicurarvi di non aver erroneamente preso in prestito il gergo dal materiale di origine. Occorre organizzare le informazioni in una narrazione semplice che scorra senza intoppi. Leggiamole ad alta voce. Se la spiegazione non risulta semplice ed è invece confusa significa che abbiamo bisogno di un altro po’ di lavoro.
4 (facoltativo) – TRASMETTILA: se vogliamo testare la nostra conoscenza un test è quello di trasmetterla a qualcuno che conosca poco o per nulla quell’argomento. A chi? A un bimbo di 8 anni!
Unimamme, voi proverete a mettere in pratica questi pratici consigli riguardanti l’apprendimento o magari ne parlerete con i vostri figli più grandi?
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