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Salute e benessere bambini

Sempre più giovani malati di Aids inconsapevoli: disponibile il test casalingo

Published by
Valentina Colmi

C’è stato un periodo in cui si parlava molto di Aids, soprattutto grazie a film come “Philadelphia” o a serie tv come “Angels in America” che raccontano la storia di persone malate e di come la malattia fosse lo spauracchio degli anni Ottanta/Novanta. Persone celebri come Freddie Mercury, l’artista Keith Haring o l’attore Rock Hudson morirono di Aids e questo ha spinto a parlarne per diverso tempo.

Oggi la malattia si è cronicizzata, non si muore più come un tempo e questo forse ha spinto a pensare che non sia più un problema. Sbagliato: l’Aids continua a mietere vittime e bisogna informarsi.

Aids: in aumento il numero dei giovani malati, e molti ignorano di esserlo

Nel 2015 il numero di diagnosi è rimasto – anche se con un lieve calo – più o meno costante, 3444.

Il problema è che la malattia è in aumento tra i giovani, soprattutto:

  • tra i 25 e i 30 anni
  • gli omosessuali sono più informati mentre gli etero ne sanno di meno (sembrerebbe un’inversione di tendenza visto che agli esordi della malattia nei primi anni Ottanta l’Aids veniva proprio definita “la malattia degli omosessuali”)

Oggi si può cronicizzare attraverso il cocktail di farmaci che la scienza ha messo a punto, però non c’è ancora una via di guarigione: i risultati arriveranno soltanto nel lungo periodo. Bisogna pertanto sensibilizzare i più giovani a fare il test che è gratuito.

I dati  dell’Istituto Superiore di Sanità, infatti, sono allarmanti, visto che:

  • un italiano su quattro non sa di essere sieropositivo
  • oltre la metà delle diagnosi avviene quando la malattia è già in fase avanzata.
  • sono poi diversi i malati “fantasma”, quelli che nascondono la malattia al proprio partners.

Il test si può fare  sia su sangue (attraverso una puntura simile alla misurazione della glicemia) sia sulla saliva e il risultato si ottiene in poche decine di minuti.

Il test casalingo è finalmente disponibile in farmacia al costo di 20 euro e garantirà l’anonimato. Non serve infatti alcuna ricetta medica e ha un’affidabilità di quasi il 100%. Basterà una piccola puntura sul polpastrello e dopo 15 minuti si avrà la risposta.

Aids: quali sono i sintomi

In alcuni casi l’infezione da Hiv non genera alcun sintomo, mentre in altri casi si manifesta dai 4 giorni alle 4 settimane successive al contagio e dura generalmente da 1 a 3 settimane.

I sintomi più comuni sono:

  • febbre
  • spossatezza
  • sudori notturni
  • rigonfiamento dei linfonodi
  • mal di gola
  • eruzioni cutanee

Poiché si tratta di sintomi molto comuni e simili a quelli dell’influenza non c’è da allarmarsi, ma nel caso in cui si fosse avuto un comportamento sessuale a rischio, è meglio fare accertamenti: proprio le prime settimane la persona infetta risulta più contagiosa. 

E voi unimamme, eravate al corrente di questi dati? Condividerete queste informazioni con i giovani? Noi speriamo di si!

Valentina Colmi

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