Ecco perché avere un bambino testardo non è un male

bambino testardoVi capita di rimanere “frustrati” dalla caparbietà dei vostri figlioletti di pochi anni anche sulle più piccole e per voi insignificanti cose?

Bambino testardo: perché non è un male

Oppure succede che nonni, zii o educatrici della scuola materna vi raccontino aneddoti in cui i vostri bimbi hanno dimostrato una tenacia fuori dal comune per degli esserini così piccoli?

Ben, allora potreste avere un figlio molto testardo e anche se questo può creare qualche problemino, non è detto che sia un male.

Un nuovo studio citato su Time ha dimostrato che i piccoli che infrangevano le regole nei primi anni o sfidavano i genitori poi raggiungevano elevati traguardi scolastici e diventavano adulti con professioni molto remunerative.

Ecco come si è svolto lo studio

  • sono stati coinvolti bambini tra 8 e 12 anni
  • sono stati valutati secondo tratti della personalità come la scrupolosità accademica, il diritto e l’atteggiamento di sfida

 

Anni dopo, ricontrollando la loro situazione da adulti, si è scoperto che rompere le regole e sfidare l’autorità genitoriale erano i migliori predittori di elevati e remunerativi successi.

Secondo i ricercatori questi bimbi “testardi” potrebbero essere più competitivi dietro ai banchi di scuola e quindi raggiungere risultati più alti.

Il loro atteggiamento si trasferirebbe anche in età adulta mostrando una maggior determinazione quando si contratta il salario, per esempio.

Ma come capire se avete davvero un bambino testardo?

I piccoli testardi seguono il loro istinto che gli dice di combattere per una cosa anche se sembra illogica, seguono ciò che vogliono, a ogni costo.

Un altro aspetto positivo dell’essere precocemente testardi è seguire ciò che ognuno ritiene giusto, indipendentemente dalla volontà altrui.

Se i genitori sanno motivarli e indirizzare la loro carica lungo un percorso scolastico positivo questi bambini possono diventare leader capaci di prendere le proprio decisioni in modo responsabile.

Il consiglio degli esperti è quello di mantenere sempre libero il canale di comunicazione, ascoltarli, sentire il loro punto di vista, può anche darsi che, dopotutto, abbiano ragione e se magari la loro causa è convincente si può negoziare.

Fino a un certo punto potreste anche concedere loro qualcosa a patto che alcune condizioni fondamentali siano garantite.

Certo, può non essere facile negoziare con un mini futuro avvocato e la tentazione di esclamare: “Si fa così perché sono tua mamma” è forte.

Quindi, se volete seguire i suggerimenti derivati da questo studio, la prossima volta che i vostri piccoli cercheranno di negoziare l’orario di andare a dormire o cosa vedere in tv stateli ad ascoltare con tanta pazienza e poi prendete una decisione. Un giorno raccoglierete tutti i frutti della loro testardaggine.

Noi vi lasciamo con 10 consigli di genitorialità positiva.

Cosa ne pensate di questo studio?

 

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