“Aiutateci a salvare nostro figlio autistico”: l’appello disperato di un papà

Unimamme, solo qualche giorno fa vi avevamo parlato di come sull’autismo circolino molto pregiudizi. La storia di cui vogliamo parlarvi oggi riguarda uno di questi piccoli.

Il papà di un bambino autistico e la sua particolare richiesta


Ben Carter è un ragazzino di nazionalità inglese che beve solo ed esclusivamente da una tazza della linea Tommee Tippee.

Questo ragazzo, che ora ha 14 anni e a cui è stata diagnosticata una grave forma di autismo in tenera età, usa questa tazzina per bimbi da quando aveva 2 anni.

Per un bambino come lui non è così semplice cambiare semplicemente bicchiere. In passato, come si legge su Scary mommy, Ben è stato ricoverato in ospedale a causa di una severa disidratazione perché si rifiutava di bere da qualcosa che non fosse la tazza di Tommee Tippee.

Immaginate quindi come possono aver reagito i genitori di Ben apprendendo che la magica tazza che consentiva al figlio di bere regolarmente stava per cessare la produzione.

 

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Oltretutto la copia in loro possesso era ormai usurata. 

Si trattava quindi di una questione molto seria.

Il padre di Ben ha cercato di fare ciò che poteva scrivendo un messaggio via Twitter che ha commosso molti lettori.

“Ben è affetto da una grave forma di autismo, non parla e le sue capacità di comprensione sono molto limitate. Da quando aveva 2 anni ha sempre usato la tazzina blu Tommee Tippee con le due maniglie.

Tre anni fa siamo riusciti a sostituire questa tazzina che ormai era consumata con una nuova, la coppetta prima e il coperchio successivamente. Ben era un po’ sospettoso ma alla fine ce l’abbiamo fatta.

Non un grande affare vero? Dopotutto potevamo comprarne una diversa. Alla sua età dovrebbe bere senza usare una tazza per bimbi piccoli.

Scommetto che lo state pensando. Non ha bevuto a scuola da quando aveva 5 anni. Non beve niente fuori di casa e quindi non possiamo andare da nessuna parte.

In tanti ci hanno detto che avrebbe bevuto se assetato, ma due viaggi al pronto soccorso dell’ospedale ci hanno fatto capire che non era così.

Queste tazze non vengono più prodotte. I sostituti sono nuovi e alla moda, li abbiamo provati. Ben ce li ha tirati contro.

Magari ne aveva una nel fondo della credenza. Si può usare, quella che ha ora Ben non lo sarà per molto.

Temiamo cosa potrebbe cadere se si distruggesse completamente. Ci potete aiutare? Naturalmente pagheremo le spese di spedizione” .

L’appello del papà per il figlio non è caduto nel vuoto e tanti genitori hanno risposto sostenendo di avere la “magica” tazzina.

La stessa Tommee Tipee ha aiutato nell’individuare le tazzine giuste, a raccoglierle e aiutare le persone a inviarle gratuitamente.

Nel frattempo l’azienda si è data da fare per ritrovare lo stampo originale. Infine, con un nuovo cinguettio sul social network Twitter è stato dato riscontro positivo.

Così i genitori di Ben hanno potuto tirare un bel respiro di sollievo.

 

 

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