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Salute e benessere bambini

Ipertensione arteriosa nei bambini: cos’è e cosa si può fare

Published by
Valentina Colmi

Purtroppo nel 2016 nelle recenti  linee guida per il bambino e l’adolescente è stato stimato che circa il 5-6% dei bambini (la percentuale arriva anche al 40% se si tratta di bambini con obesità gravesono “ipertesi”, anche se apparentemente in buona salute. 

  • Nel 50-85% dei casi l’ipertensione dipende da cause secondarie renali, endocrinologiche o da malformazioni dell’aorta.
  • Nel 15-30% dei casi non si riesce ad individuare una causa (ipertensione essenziale).

Si tratta di una patologia che è caratterizzata da alti valori di pressione arteriosa misurata nel braccio destro in posizione seduta. Questi valori sono più alti rispetto a quelli di riferimento per:

  • età
  • sesso
  • statura.

Con il passare del tempo si possono creare dei danni a diversi organi come reni, cuore, occhio e cervello. In realtà non ci sono sintomi particolari, anche se vertigini, cefalea ed ipereccitabilità sono frequenti. Meglio quindi tenere sotto controllo la pressione soprattutto quando si è sottoposti a terapia farmacologica. Cosa può succedere se la pressione è alta? 

In età adulta si possono verificare:

  • l’ipertrofia ventricolare sinistra,
  • l’insufficienza renale,
  • tortuosità dei vasi retinici,
  • l’infarto del miocardio
  • l’ictus cerebrale in età adulta.

Per prevenire la patologia bisogna:

  • praticare attività fisica
  • ridurre il sale
  • tenere sotto controllo il peso

Per una diagnosi precoce è necessaria una visita cardiologica con elettrocardiogramma e misurazione della pressione arteriosa, il monitoraggio della pressione arteriosa per 24 ore, un test da sforzo su tappeto o bicicletta, un ecocardiogramma, un eco-doppler renale e gli accertamenti ematici di funzionalità renale ed ormonale. E’ importante intervenire per tempo per evitare che i fattori di rischio, complici anche il fumo e il diabete, possano poi causare appunto problemi molto più seri da adulti, mentre con i bambini il problema si può tenere sotto controllo con i farmaci.

E voi unimamme cosa ne pensate?

Valentina Colmi

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