I bambini fin da piccolissimi possono essere in grado di aiutare in casa con le pulizie domestiche.
Secondo Maria Montessori infatti i bimbi attorno ai due anni possono già iniziare a contribuire tra le mura domestiche, senza per questo accusare nessuno di “sfruttamento di lavoro minorile”.
E’ importante infatti che i bimbi imparino ad essere autonomi e noi genitori dobbiamo fornire loro gli strumenti per poter essere in grado di preparare la tavola, per pulirsi la stanza da soli, per riordinare.
Ma come dobbiamo fare concretamente?
In realtà siamo spesso noi che blocchiamo magari l’iniziativa dei bambini pensando che non siano in grado di aiutarci, ma non è così. Ci sono tutte una serie di attività che possono imparare insieme a noi e che poi potranno sviluppare in maniera autonoma come:
Dai due anni infatti i bimbi sono perfettamente in grado di apprendere le prime nozioni di economia domestica: coinvolgiamoli appunto nell’apparecchiatura della tavola, favorendo l’utilizzo di stoviglie di porcellana e non infrangibili per insegnare ai più piccoli il valore di ciò chi li circonda. Ogni qual volta che il bimbo compie una nuova azione – ad esempio ci aiuta nello svuotare la lavastoviglie – spieghiamogli insieme che cosa stiamo facendo e perché è stato bravo.
Facciamo capire ai nostri bimbi che mettere in ordine non è un compito noioso, ma che può essere un’attività da svolgere con il sorriso! Per esempio, come fare per sistemare la cameretta? Innanzitutto, prima di passare al gioco successivo, riponiamo quello precedente ed evitiamo che ci siano giochi non funzionanti o con parti mancanti. In questo modo non ci sarà confusione e i più piccoli potranno imparare a riporre i propri oggetti senza fatica.
Coinvolgiamo poi i figli in altre attività quotidiane della casa, come per esempio cucinare. Se ce lo chiedono diamo loro dei piccoli compiti, come quello di mescolare un impasto o di aggiungere il sale (ad esempio quando mio marito fa la pizza, anche Paola si mette vicino a lui e si prepara una pizzetta con il suo mattarellino).
Se poi uno dei due genitori ha la passione per il bricolage, perché non fare provare anche ai bambini? Ricordatevi che non esistono lavori da maschio e lavori da femmina: io per esempio non disdegno di regalare a Paola per il suo prossimo compleanno un bel tavolo da lavoro con tanto di trapano viti e bulloni, visto che avendoci già giocato altrove sembra gradire.
La chiave di tutto è infatti questa: osservare i vostri figli e aiutarli nel loro percorso di crescita.
E voi unimamme cosa ne pensate?
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