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Scuola

Biancaneve non va bene per i piccoli: messa al bando in una scuola materna

Published by
Valentina Colmi

La Svezia è uno dei Paesi più all’avanguardia per quanto riguarda la riduzione della disuguaglianza di genere: secondo infatti la classifica dedicata a questo particolare aspetto dell’educazione, i primi quattro posti sono occupati da Paesi del Nord Europa:

  • Islanda
  • Finlandia
  • Norvegia
  • Svezia

Al quinto posto di colloca in maniera inaspettata il Ruanda, mentre l’Italia è 50esima. Ovviamente per raggiungere questi risultati bisogna avere delle politiche che promuovano l’uguaglianza di genere a partire dalla prima infanzia.

Biancaneve vietata in una scuola materna: accade in Svezia

Ecco perché per esempio già dal 1998 la legge sull’istruzione in Svezia ha imposta alle scuole di adottare dei provvedimenti per garantire una scuola senza stereotipi di genere.

Una scuola materna di Stoccolma, si legge su the Conversation, la Nicolaigarden, si è però resa conto che benché gli insegnanti pensavano di comportarsi in maniera neutrale, in realtà il loro atteggiamento cambiava a seconda che si rivolgessero a bambini o a bambini, filmandosi. Per questo la scuola dell’infanzia ha deciso di ritornare sui propri passi e di creare un approccio pedagogico che eliminasse ogni stereotipo di genere. Perciò:

  • tutti i bambini hanno avuto accesso agli stessi giochi, senza limitazione e distinzione
  • tutti i bambini hanno potuto accedere ai testi della biblioteca scolastica con figure forti sia maschili sia femminili in egual misura
  • tutti i libri disponibili propongono diversi modelli di famiglia, non necessariamente solo quella tradizionale  (famiglie con un solo genitore, famiglie con due genitori dello stesso sesso, famiglie con bambini adottivi) e diversi modelli di eroe, come Kivi, un bambino il cui genere non è identificabile in modo che possano riconoscersi sia bimbi sia bimbe.

E’ stata invece bandita dagli scaffali la favola di Biancaneve, un classico Disney che viene ritenuto troppo stereotipato:

  • il libro riproduce lo stereotipo troppo degradante soprattutto per le donne con la protagonista che fa le faccende domestiche
  • Biancaneve è troppo ingenua nel cadere nella trappole della matrigna, solo interessata al proprio aspetto
  • Biancaneve è troppo passiva in una storia che la vorrebbe protagonista
  • anche gli uomini non sono ritratti molto bene: il Principe Azzurro si innamora solo vedendola, tra l’altro mentre è addormentata per la mela avvelenata.

E voi unimamme cosa ne pensate? Pensate sia necessario eliminare queste storie, o credete sia sufficiente e giusto introdurre storie in cui le protagoniste femminili siano anche “eroine”?

Valentina Colmi

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