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Salute e benessere bambini

L’attesa per la TAC va oltre i 60 giorni? Con il ticket si va dal privato

Published by
Maria Sole Bosaia

Siete in lista di attesa per un esame e dovreste aspettare mesi?

Come saltare le liste di attesa pagando solo il ticket

Forse non sapete che esiste un modo per abbreviare in modo consistente i tempi. Si tratta di ricorrere al privato intramoenia pagando solo il ticket e beneficiando di una prestazione sanitaria di non oltre 60 giorni.

A stabilire questa possibilità è il Piano nazionale di governo delle liste di attesa (PNGLA) emanato nel 2010 e secondo il quale ci sono dei tempi massimi di attesa per alcune prestazioni.

In questo modo è possibile garantire la salute del cittadino prevista dall’articolo 32 della Costituzione.

Ecco quanto riporta il documento: “entro 60 giorni dall’adozione del Piano regionale di governo delle liste d’attesa, le Aziende sanitarie adottano un programma attuativo aziendale, in coerenza con quanto definito in ambito regionale. Il programma attuativo aziendale provvede a recepire i tempi massimi di attesa individuati dal Piano regionale e a prevedere le misure da adottare in caso di superamento dei tempi massimi stabiliti, senza oneri aggiuntivi a carico degli assistiti, se non quelli dovuti come eventuale quota per la partecipazione alla spesa (ticket)”.

Sussistono quindi delle priorità temporali che il medico deve prescrivere per la richiesta di prestazione nell’impegnativa e vengono segnalate tramite delle lettere, come si legge su Tgcom24:

  • U per un’urgenza da erogare entro 72 ore
  • D per una prestazione di carattere differibile, di prima diagnosi, possono essere erogate entro 30 o 60 giorni
  • P: prestazione programmate, da ricevere entro massimo 180 giorni

Gli esami compresi sono (58 in totale), per la maggior parte, strumentali, come la tac, tra cui si segnalano: consulti cardiologici, oculistici, neurologici, ortopedici e devono essere garantiti almeno al 90% dei cittadini che li richiedono.

Ecco di seguito le prestazione previste nello specifico:

Per usufruire di questo diritto bisogna rivolgersi alla propria Asl e presentare domanda in carta semplice al Direttore dimostrando che la richiesta è stata presentata in una determinata data e che non è stata evasa nei termini massimi prescritti.

A questo punto si può ottenere una visita privata al costo del ticket.

Unimamme, voi cosa ne pensate? Non trovate che si tratti di qualcosa di utile anche per i bambini?

Voi avete provato a richiederlo?

Noi vi lasciamo con un studio su come polvere e batteri siano buoni per la salute dei bambini.

 

Maria Sole Bosaia

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