Spesso alle mamme in attesa si dice: “dormi finché sarà possibile“, visto che la vita con un neonato è completamente stravolta. Lo si afferma con un po’ di ironia e spesso si sentono storie di donne che non hanno dormito da anni (una ricerca ha dimostrato che sono ben 44 i giorni di sonno persi durante il primo anno di vita del bambino).
Personalmente ho un’amica che – a causa del reflusso di cui soffriva il figlio – per ben due anni non ha dormito, mai.
Immaginate che cosa può accadere se ci si priva del sonno. Non a caso è un metodo di tortura usato fino a 500 anni fa per far impazzire i prigionieri o per farli confessare anche per qualcosa che non avevano commesso (ed è usato ancora oggi a Guantanamo).
Non dormire produce una serie di conseguenze come:
A dirlo è Mia Scotland, psicologa e psicoterapeuta australiana che si occupa di depressione post-partum e problemi post-natali.
“Recentemente ho lavorato ad alcuni studi sulla salute mentale materna, che includono il rischio reale di soffrire di una forma severa di depressione post partum, di disordine post traumatico da stress e psicosi” ha detto nel suo articolo on line intitolato “Stiamo torturano le neo madri e ci chiediamo perché hanno problemi di salute mentale” – “tutti e tre avevano in comune una cosa: la mancanza di sonno“.
Spesso sottovalutiamo l’importanza del sonno: la privazione cronica di sonno è quando, notte dopo notte, non si riesce a colmare il bisogno di dormire. Una mamma ha raccontato che per 3 notti intere non ha dormito mentre si trovava in ospedale quando ha partorito: “Alla fine mi sentivo ansiosa e disorientata“. Infatti il disorientamento è un altro sintomo.
Per capire l’importanza del sonno è stato condotto uno studio in cui alcuni studenti sono stati divisi in due gruppi:
Il giorno successivo il gruppo di studenti insonni ha mostrato segni di ansia e un’attività celebrale diversa da quelli che hanno dormito regolarmente: senza dormire infatti il cervello non riesce a distinguere bene le emozioni di “panico e paura” dalla parte razionale.
Spesso sottovalutiamo la mancanza di sonno: ad esempio molte donne fanno dormire il proprio compagno perché il giorno dopo va a lavorare e questo fa sì che non riescano a recuperare durante la giornata.
Il consiglio è ovviamente quello di dormire quando il bambino dorme, ma se fa dei microsonnellini?
E poi una mamma ha bisogno di farsi una doccia, di vestirsi, di mangiare. Per questo è fondamentale che la si aiuti.
Non diamo per scontato che una madre possa fare tutto da sola visto che è una mamma: non è una super eroina, non è fatta di acciaio.
I papà devono aiutare, darsi il cambio. permettere alla mamma di riposarsi gioverà a tutta la famiglia.
Ma la società deve permettere questo, prevedendo ad esempio un congedo di paternità più lungo, obbligatorio per tutti i neopapà, nessuno escluso.
Occorre dare la giusta importanza alla salute delle madri.
E voi unimamme cosa ne pensate?
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