Di recente, in Italia, ci siamo scandalizzati per il trattamento dei pazienti, curati per terra, presso l’Ospedale di Nola, ma non siamo l’unico Paese: anche nel Regno Unito si verificano situazioni simili.
Bambino al pronto soccorso: ecco cosa è successo
Il piccolo Jack, di soli 2 anni, ha sofferto di tonsillite acuta settimana scorsa. La sua mamma era preoccupata, come si legge sul Mirror “come mamma alla prima esperienza per me è stato spaventoso. La paura che abbiamo avuto, il non sapere, è stata una cosa pazzesca“.
Rose Newman, la mamma di Jack, è rimasta in attesa in ospedale con suo figlio malato per 5 ore, sospettando che si trattasse di meningite. Dal momento che non c’erano letti disponibili e che il bimbo era stanco ha avvicinato due sedie per far riposare il bambino.
L’immagine del piccolo che riposava così in corsia è poi diventata l’emblema dei problemi che sta vivendo il sistema sanitario inglese.
“In sala d’attesa c’era una donna seduta di fronte a me, con la testa tra le mani, non sapevo cosa le fosse successo, lei era rimasta seduta lì per 8 ore”.
“Un altro bimbo, persino più giovane di mio figlio, aveva uno sfogo cutaneo, gli hanno dovuto fare una flebo, hanno aspettato più di 6 ore”.
Come accennato, il piccolo Jack aveva sofferto di tonsillite acuta per una settimana, poi, improvvisamente, la sua situazione si è aggravata: “è diventato molle, poco vigile, aveva uno sfogo, aveva una temperatura molto molto alta”.
“L’ho portato in una clinica per farlo vedere al pronto soccorso perché erano le 6 di sera e mi avevano detto che i sintomi non potevano essere ignorati”.
“Lo sfogo non se ne andava quando premevi e avrebbe potuto essere meningite”.
La mamma ha raccontato che quando lei e il bimbo sono arrivati l’infermiera addetta al triage li ha avvertiti che avrebbero dovuto aspettare parecchio. L’infermiera ha provato a fare una telefonata al reparto infantile ma lì le hanno risposto che erano pieni.
“Abbiamo atteso in sala d’aspetto e l’infermiera gli ha dato qualcosa che avrebbe dovuto abbassargli la temperatura, ma non ha avuto ancora effetto”.
“Poi l’infermiera ha finito il turno dicendo che presto sarebbe arrivato un medico, ma siamo rimasti lì seduti per ore. Eravamo in una specie di sala laterale, non proprio in corridoio, pensavo ci sarebbe stato un letto, ma non era così”.
La mamma di Jack ha provato a chiedere un letto, ma non ce n’era nessuno. “Per fortuna avevo portato il suo piumone, così abbiamo avvicinato due sedie in modo che potesse riposare”.
“Si è trattato di un momento molto angosciante, Jack stava davvero molto male e non c’era nessuno e niente di disponibile”.
Rose ha fatto il possibile per cercare di fermare qualcuno per chiamare un dottore, ma erano tutti di fretta. “Mi hanno detto che la situazione era la stessa ogni giorno”.
“Non c’era nessuno che potesse fare qualcosa. Tutti correvano in giro come se fosse il caos”.
Infine un medico ha visitato il bimbo accertandosi che non si trattava di meningite.Questa mamma ha voluto denunciare l’accaduto, rivolgendosi direttamente al Primo Ministro inglese.
Unimamme, a voi è mai successo qualcosa di simile?
Noi vi lasciamo con il parere di un’esperto sull'”emergenza” meningite in Italia.