Sempre più papà si taglierebbero lo stipendio per stare con i figli

Non siamo abituate a leggere notizie del genere, ma sono lo specchio dell’epoca che viviamo.

Un’organizzazione inglese, che supporta le mamme e i papà che lavorano, ha condotto uno studio che ha rilevato che sempre più papà lavoratori accetterebbero uno stipendio minore per poter avere un miglior bilancio lavoro/famiglia.

I papà vogliono stare con i figli, anche a scapito della carriera

Più di un terzo dei papà ha dichiarato che si farebbe tagliare lo stipendio per spendere più tempo con i figli,  a rivelarlo un rapporto di  Working Families.

Sono stati intervistati 2,750 genitori (inclusi 1,335 papà) ed è stato scoperto che

  • il 38% dei padri avrebbe rinunciato a una parte del salario se questo avesse significato più tempo in famiglia
  • quasi il 47% dei papà avrebbe invece voluto un lavoro meno stressante 
  • il doppio degli uomini rispetto alle donne comunque pensa che avere un lavoro flessibile potrebbe penalizzarlo nella carriera
  • 7 padri su 10 pensano che passerebbero più tempo a casa, ma credono che questo possa danneggiare la loro carriera.

Soprattutto i papà più giovani accusano questo disequilibrio, e questo è sicuramente un buon segnale.

Per prevenire la “penalizzazione paterna” che sta emergendo in Inghilterra e anche quella materna – i lavoratori dovrebbero avere la certezza che il lavoro sia disegnato in modo tale da aiutare  le donne e gli uomini in un equilibrio tra casa e lavoro” ha dichiarato Sarah Jackson, chief executive of Working Families all’Huffingtonpost.

Cosa si può fare allora? E’ importante che i lavoratori possano compiere la propria attività di padri per diventare quel tipo di genitore che aspirano ad essere, visto che molte ricerche hanno dimostrato che i bambini i cui padri sono coinvolti nell’educazione sono avvantaggiati. I bambini infatti:

  • sono più felici
  • le loro relazioni più positive
  • vanno meglio a scuola e anche nei rapporti con gli altri

Per lavoro flessibile si intende non soltanto il telelavoro per esempio, ma anche la possibilità di arrivare in ufficio un pochino più tardi dopo aver accompagnato i figli a scuola. Questo sarebbe di grosso aiuto anche per i padri separati, che troppo spesso vengono penalizzati nello stare con i bambini.

Insomma, molto cammino deve essere ancora compiuto, perché non dimentichiamoci che non solo le donne hanno diritto ad avere una vita più equilibrata tra lavoro e famiglia, ma anche i padri che si sentono – e vogliono – essere sempre più presenti nella relazione con i propri bambini. Dobbiamo permetterglielo.

Inoltre un papà lavoratore che si sente compreso e agevolato, sarà anche più produttivo. Ci vuole molto per capirlo?

Quando coloro che ci governano capiranno che investire sulla famiglia equivale a ritrovarsi una migliore società? I bambini di oggi saranno gli uomini di domani, cos’altro occorre sapere?

E voi unimamme cosa ne pensate?

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