Quando si parla di abbandono, viene quindi logico pensare che un genitore, una mamma o un papà, abbia deliberatamente deciso di non curarsi più di un figlio, e quindi di abbandonarlo fisicamente da qualche parte. La storia di cui vi parliamo oggi è una storia di abbandono, ma particolare.
Una donna, nonché mamma, che per me si ha fatto da babysitter a una bambina che oggi ha 4 anni, si è vista riconosciuto dai giudici il diritto ad adottare una bambina che ha tenuto per mesi.
La bambina è infatti stata ritenuta abbandonata”dalla mamma, che l’ha affidata per interi mesi alle cure della babysitter.
I giudici del tribunale minorile di Salerno hanno infatti deciso che la babysitter e il marito fossero adatti ad adottare la bambina, nonostante non ci fossero i requisiti di età (entrambi hanno più di 50 anni) e la situazione economica della coppia non sia agiata: lui come lavoro fa il bagnino, ma è precario, ed hanno già 4 figli.
“Quella piccola mi è entrata nel cuore e sarà la mia quinta figlia» ha commentato la mamma adottiva, come si legge sul Corriere.
La sentenza ha tenuto conto della “continuità degli affetti“: infatti già nel 2014 la piccola risultava essere stata data in affido temporaneo alla coppia.
Come si sono svolti i fatti? Secondo quanto riportato, la babysitter ha presentato istanza di adozione per un motivo preciso: sospettava che alla bambina potesse succedere qualcosa, perché un giorno, all’improvviso, la mamma della bambina si è presentata a casa sua in compagnia di un uomo indiano, sostenendo che fosse il padre. Quell’uomo, racconta la donna, ha iniziato a fotografare la bimba dicendo che avrebbe poi pubblicato le foto sui social per poi portare la bimba a conoscere i parenti in India. Tra l’altro sembrerebbe che per il suo lavoro di babysitting questa donna non sia mai stata pagata.
Silvana, preoccupata dall’uomo e dal suo comportamento, ha quindi avvertito i carabinieri, i cui accertamenti hanno fatto perdere la potestà genitoriale alla madre naturale.
“Il rischio era che la bimba che finisse in un orfanotrofio, una cosa che non potevo proprio accettare” ha raccontato Silvana ora felice.
Fortunatamente è stata approvata di recente la legge sul “diritto alla continuità degli affetti” che consente ai bambini di essere adottati dalle famiglie affidatarie, cosa che prima non avveniva. Il rischio, prima della legge, era infatti che questa bambina si potesse ritrovare in una casa famiglia, con persone sconosciute, senza mamma e senza babysitter.
E voi unimamme che ne pensate di questa storia?
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