A volte l’istinto di una mamma è meglio di una diagnosi!
Una mamma, partecipando a una classe di massaggio infantile, ha trovato un piccolo nodulo nella gamba sinistra del suo primo figlio di sole 12 settimane. Nonostante abbia fatto visitare il suo piccolo a 5 medici, nessuno aveva dato la giusta diagnosi.
La mattina della scoperta Nicola Capenter, una mamma inglese di 38 anni, aveva l’appuntamento per la vaccinazione delle 12 settimane, così ha mostrato il gonfiore sospetto all’infermiera. Lei le però ha detto che non era niente di grave e la situazione si è ripetuta altre tre volte quando si è ripresentata da altri medici per mostrare quei bozzi che nel frattempo si erano diffusi in tutto il corpo.
“Ogni volta mi chiedevano se fosse il mio primo figlio e se il parto di Alec fosse stato traumatico” – dice Nicola al Mirror – “Mi stavano in pratica dicendo che ero troppo apprensiva“.
Stanca di sentirsi ripetere sempre le stesse cose, Nicola e suo marito Glen hanno quindi portato Alec al Pronto soccorso dell’Ipswich Hospital dove hanno notato degli strani gonfiori attorno agli occhi del piccolo. Qui i dottori hanno erroneamente suggerito che Alec potesse avere un neurofibroma, una malattia che dà pochissime probabilità di sopravvivere e che causa tumori del nervo ottico e li hanno rimandati al loro medico di riferimento.
“Ero in un tale stato che ho chiamato il mio dottore che ci ha preso un appuntamento all’ospedale” – ha detto la donna, aggiungendo anche che il parto di Alec era stato difficile e che il bambino non era stato in grado di respirare senza supporto per 4 ore.
In ospedale l’oncologo, da cui l’aveva mandata il medico di base, ha detto alla coppia che il piccolo aveva un neuroblastoma ormai giunto al 4 stadio, 7 settimane dopo che Nicola aveva visto il gonfiore sulla gamba del bimbo.
Il neuroblastoma (neuro: nervi – blastoma: cellule immature o in via di sviluppo) è un tumore infantile che ha origine dalle cellule del sistema nervoso autonomo, che controlla cioé alcune funzioni involontarie come il battito cardiaco, la respirazione o la digestione.
Alec, che ha da poco compiuto un anno, è stato sottoposto a 4 sessioni di chemioterapia e ad un’operazione per rimuovere il tumore nel suo petto a settembre.
“Sembrava così in salute prima della diagnosi che vederlo stare così male per la chemioterapia è stato uno shock” – ha detto Nicola – “Ha dormito con noi perché eravamo preoccupati che potesse stare male di notte“.
Il bambino è tornato a gattonare nel giro di poche settimane e sembra stare un po’ meglio.
Nicola ora vuole incoraggiare altre madri a frequentare le classi di massaggio infantile , che permettono ai genitori di imparare a conoscere e controllare il corpo dei bambini, e aggiunge che non porta rancore ai medici che hanno sbagliato diagnosi: “Ho fatto diverse ricerche e le chiazze bluastre che si sviluppano sono molto rari e soltanto lo specialista del Addenbrooke’s Hospital a Cambridge le aveva visti prima dal vivo“.
Questa mamma lancia però un messaggio ai medici “Non sottovalutate le preoccupazione delle mamme. Noi sappiamo davvero quando qualcosa non va“.
E voi unimamme cosa ne pensate? Avete partecipato mai a corsi di massaggio infantile?
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