A sviluppare con più frequenza questa brutta malattia sono i bambini nati prima di 30 settimane, 1 su 4 muore addirittura.
I bambini che ne sono affetti fanno molta fatica a respirare, questa malattia però porta anche danni al cervello perché l’ossigeno fa fatica ad arrivare. Quindi questi piccini hanno difficoltà a imparare, spesso soffrono di paralisi cerebrale e hanno tanti altri problemi.
Di recente il professor Euan Wallace e il suo team hanno scoperto che gli steli delle cellule raccolte dalla placenta possono riparare i polmoni danneggiati dei bimbi.
La ricerca si è svolta su due bambini.
Il primo è nato nel 2014 a 26 settimane di gravidanza e ha ricevuto gli steli della cellule nel 2015. Ora che ha 2 anni sta bene.
Il secondo piccolo è nato a 27 settimane alla fine del 2015 e ha ricevuto le cellule all’inizio di quest’anno. Purtroppo lui non sta ancora abbastanza bene per tornare a casa.
Se questa prima sperimentazione andrà bene ne seguirà un’altra più approfondita con 30-60 bambini coinvolti.
“Se si interviene precocemente “ricostruendo” i polmoni di questi bambini usando le cellule possiamo aumentare i tassi di sopravvivenza e fermare le complicazioni a lungo termine” dichiara Wallace.
Le membrane dell’utero fanno sì che il corpo della mamma sopporti l’antigene del bambino, non rigettando la gravidanza. Nella sperimentazione di Wallace si fa leva su questo aspetto.
Si possono dare alla placenta cellule da qualsiasi recipiente. Le placente utilizzate provengono da gravidanze a lungo termine il cui parto è avvenuto con taglio cesareo per ragioni di sterilizzazione.
Dopo mezz’ora dalla consegna le membrane interessate vengono estratte dalla placenta e le cellule vengono raccolte, pulite e poste in freezer.
Il costo per un simile trattamento dovrebbe essere di circa 1880 Euro per dose.
“Abbiamo migliaia di cellule pronte nel freezer. Sono una risorsa pronta, il perfetto materiale biologico per la medicina rigenerativa perché sono facili da ottenere ed economiche per isolare il parente prossimo dalle cellule adulte”.
Di recente Wallace ha aggiunto, come riportato su South China Morning Post, che le cellule spingono i polmoni a stimolare gli steli delle proprie cellule ospiti.
In pratica le cellule lavorano per ricostruire il paziente.
Unimamme cosa ne pensate di questa straordinaria cura?
Noi vi lasciamo con un altro utilizzo della placenta per aiutare i neonati.
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