Al contrario di quello che si credeva fino a non molto tempo fa, le illustrazioni nei libri per bambini sono fondamentali e non sono solo dedicati ai bambini pigri o che non hanno voglia di leggere.
Diversi studi di pedagogia e scienze cognitive rivelano infatti che l’integrazione tra linguaggio e immagine coinvolge maggiormente le capacità cognitive.
Lo ha affermato anche a Il Sole 24 ore il professor Marco Dallari dell’Università di Trento, vincitore nel 2010 del Premio Andersen Italia in quanto autore e curatori di libri per bambini: “Nei bambini e negli adulti, l’incontro tra testo e figura sembra attivare il lavoro ermeneutico e potenziare l’elaborazione della narrazione, come se associando i due codici si creasse un varco per l’intervento del lettore“.
I bambini infatti leggono e rileggono l’immagine a cui danno un nuovo significato ogni volta diverso. Tra l’altro è ancora meglio se tra testo e immagini l’abbinamento crea una discrepanza di senso, ossia se i due elementi di un libro sono indipendenti. Questa caratteristica veniva chiamata da Bruno Munari la “ridondanza” e consente ai bambini di dare ogni volta diverse interpretazioni.
Alcuni studi hanno inoltre dimostrato che le immagini consentono una maggiore memorizzazione e una rielaborazione più approfondita.
Secondo alcuni studi di neuroscienze le aree cerebrali che elaborano le immagini sono in parte separate da quelle che elaborano il linguaggio, quindi un libro illustrato, con testo e figure, attiva sinergicamente due aree diverse. Il risultato è che le capacità cognitive dei bambini risultano essere più stimolate rispetto a un libro di solo testo o di sole figure.
Rispetto a quest’ultimo caso, in realtà, vi sono studi che dimostrano come i silent book, i libri senza parole, stimolino maggiormente l’apprendimento di nuovi vocaboli rispetto ad un libro solo scritto, Questo perché i bambini imparano a vedere prima di leggere; inoltre più un lettore è colto dal punto di vista visuale più significati attribuisce alle immagini: per questo è importante che anche ai bambini più piccoli si mostrino in classe delle immagini che aiutino il pensiero e la riflessione.
Alla luce di tutto ciò, cosa aspettate mamme ad offrire ai vostri bimbi tutta una serie di libri illustrati? Se non volete (o non potete) comprarli, vi ricordiamo che ci sono biblioteche comunali, alcune dedicate specificatamente all’infanzia (come la più volte citata “Casa dei Bimbi” di Roma, famosa per l’ Isola delle fiabe), dove i vostri piccini potranno spaziare tra centinaia e centinaia di titoli. Bello no?
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