Ammalarsi troppo spesso durante l’infanzia, soprattutto tra i 6 e i 12 mesi, potrebbe provocare un invecchiamento precoce in età adulta.
A dirlo è una ricerca dell’University of Washington a Seattle, della Northwestern University a Evanston, in Illinois, e dell’Università di San Carlos, a Cebu, nelle Filippine, secondo un articolo sull’ “American Journal of Human Biology”, riportata da Le Scienze.
Infezioni infantili: troppe malattie da piccoli possono indebolire il sistema immunitario
Secondo tale studio i globuli bianchi di chi ha avuto molte infezioni nella prima infanzia mostrano segni di un precoce invecchiamento – almeno di tre anni – rispetto invece a chi ha avuto un’infanzia più sana. Questo potrebbe determinare dei problemi di salute più in là nel tempo.
Questo è spiegato dai ricercatori con il fatto che i problemi di salute nella prima infanzia – tra i 6 e i 12 mesi – possono influire negativamente sui telomeri dei globuli bianchi.
I telomeri altro non sono che lunghi tratti di DNA che si trovano alle estremità dei cromosomi ed hanno la funzione di proteggerli da eventuali danni. I telomeri, ogni volta che la cellula si divide, si accorciano e se diventano troppo corti la cellula smette di dividersi fino poi a morire.
La lunghezza dei telomeri è fondamentale per le cellule del sistema immunitario, soprattutto per i globuli bianchi, visto che sono quelli che aiutano l’organismo ad affrontare un’infezione e lo fanno dividendosi rapidamente per contrastare l’infezione stessa. Se però i telomeri sono troppo corti, può essere che la risposta immunitaria non sia efficace.
C’è però un’altra spiegazione probabile secondo gli scienziati: negli adulti i telomeri invecchiati sarebbero in realtà già corti alla nascita e proprio per questo motivo che da piccoli avrebbero avuto più infezioni.
I ricercatori hanno analizzato i dati raccolti nel Cebu Longitudinal Health and Nutrition Survey, che ha monitorato i primi due anni di vita di oltre 3000 bambini nati nel 1983-1984 a Cebu City, nelle Filippine, e ha continuato a seguirle, con controlli periodici, per i successivi 20 anni.
I dati raccolti comprendevano anche la lunghezza del periodo di allattamento e il regime alimentare dei primi due anni. Gli studiosi si sono meravigliati nello scoprire che non c’è nessuna correlazione tra la durata dell’allattamento al seno e la lunghezza dei telomeri , nonostante il fatto che attraverso il latte materno i bambini ricevano gli anticorpi della madre che permettono di fronteggiare le infezioni mentre il sistema immunitario si sta sviluppando.
E voi unimamme cosa ne pensate?