Ormai la medicina è in grado di compiere operazioni che solo poco tempo fa sarebbero sembrate quasi fantascienza, come nel caso di una mamma: Melissa Benoit.
Questa donna affetta da fibrosi cistica, mamma di una piccina di soli 2 anni, è arrivata in ospedale in condizioni molto gravi.
Melissa aveva una brutta infezione ai polmoni e i medici non erano positivi sull’esito. Purtroppo i suoi polmoni erano talmente danneggiati dalla malattia da necessitare un trapianto.
Per aiutarla il suo medico l’ha posta sotto Extra-Corporeal Lung Support, un apparecchio medico che aiuta a respirare chi è in attesa di trapianto.
La macchina funziona come i polmoni: scarica sangue dal corpo, ossigena e rimuove il diossido di carbonio, poi pompa il sangue pulito nel paziente.
Nel frattempo però le condizioni della donna sono ulteriormente peggiorate, Melissa rischiava di morire per shock settico e anche gli altri organi avevano cominciato a collassare.
I medici hanno iniziato a pensare di rimuoverle i polmoni per eliminare la fonte principale dell’infezione: si trattava di un’opzione molto rischiosa, ma la situazione di Melissa era davvero disperata, sarebbe morta in poche ore.
“Questo ci ha dato il coraggio di agire” ha raccontato al Mirror il dottor Shaf Keshavjee, che si è occupato di lei.
Intanto Melissa era collassata, così suo marito ha dato il via libera alla procedura sapendo che la moglie avrebbe voluto provare quest’ultimo tentativo, pensando soprattutto alla loro figlia di soli 2 anni.
Un team di 13 medici ha quindi lavorato per 9 ore per rimuoverle entrambi i polmoni. Essi erano pieni di muco, duri, toglierli non è stato un’impresa facile.
Subito dopo l’estrazione le condizioni di Melissa sono migliorate. “la pressione del sangue si è normalizzata, così abbiamo potuto lasciarla solo con le pompe che sostenevano la circolazione”.
Mentre attendevano che ci fosse un donatore disponibile i medici si chiedevano quanto avrebbe potuto resistere Melissa. Loro non ne avevano idea, poteva essere un giorno o un mese.
Sei giorni dopo l’operazione si è saputo che erano disponibili due polmoni per lei.
Grazie al trapianto le condizioni sono migliorate, finalmente Melissa ha potuto sedersi o stare in piedi. Purtroppo anche un rene è rimasto danneggiato, ma la donna spera in un trapianto dalla sua stessa madre.
Quando le hanno spiegato cosa fosse successo ha commentato così: “ho impiegato un po’ a capire cos’era successo. Passi dall’essere a un passo dalla morte al tornare a casa coi tuoi cari. Sono grata e felice di essere a casa”.
Il dottor Keshavjee dichiara che la prognosi per Melissa è buona, i polmoni stanno lavorando bene e le aspettative di vita sono molto buone.
Presto Melissa potrà accompagnare all’asilo sua figlia.
Ora Melissa e suo marito vogliono fare pressione perché si diffonda ancora di più la cultura dei trapianti.
Unimamme, voi cosa ne pensate di questa incredibile storia?
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