Sono state scoperte delle sostanze tossiche come la diossina e il glifosato all’interno dei pannolini usa e getta.
La notizia è stata data da una rivista francese, “60 milioni di consumatori”, che ha condotto una ricerca su alcune tra le più note marche di pannolini.
Non è la prima volta che si affronta il problema: già lo scorso anno sempre in Francia si era scoperto che i Pampers contenevano gli IPA (idrocarburi policlicici aromatici), ovvero sostanze derivate dal petrolio (in particolare benzoanthracene e crisene segnalato sulle confezioni come petrolato) che l’Unione europea ha classificato tra le sostanze cancerogene.
Sostanze tossiche nei pannolini: ecco cosa si è scoperto
Già nel 2013 inoltre, la stessa rivisita aveva denunciato la presenza di fenossietanolo, un conservante potenzialmente tossico, nella salviette per neonati. Oggi invece la ricerca della rivista francese si è focalizzata su 12 marche di pannolini tra le più conosciute (alcune però non in vendita in Italia):
- Mots d’enfants (Marque repère / Leclerc)
- Mots d’enfants écologique (Idem)
- Love&Green écologique
- Toujours (Lidl)
- Naty by nature babycare
- Pampers active fit
- Pampers premium protection
- Pampers simply dry
- Pampers baby dry
- Carrefour baby éco planet
- Pommette agility dry
Nella maggior parte dei casi sono state trovate sostanze tossiche, persino nei pannolini usa e getta ecologici, in particolare:
- residui di glifosato (il principio attivo dell’erbicida Roundup) e altri pesticidi, classificati come probabili cancerogeni dallo Iarc
- tracce di diossina e di idrocarburi policiclici aromatici (IPA)
C’è da dire che in tutti i casi i valori erano al di sotto di quelli fissati dalla normativa, ma questo non ci deve far sentire meglio: la salute dei nostri bambini è comunque messa a rischio, visto che i pannolini sono a contatto con la pelle e queste sostanze sono pericolose da inalate.
Le marche più pericolose sono risultate i Pampers Baby Dry e i Carrefour baby Eco planet.
Lo stesso problema si era riscontrato anche per gli assorbenti femminili, tamponi, salvaslip e salviettine intime dove si sono riscontrate tracce di sostanze potenzialmente tossiche, come glifosato, pesticidi e diossina.
Noi ci auguriamo che queste denunce portino le aziende innanzitutto ad informare i consumatori. Manca infatti una regolamentazione specifica che obblighi ad indicare la composizione precisa dei prodotti sull’imballaggio.
E ci domandiamo se la soluzione, al momento, potrebbe essere quindi quella dei pannolini lavabili?
E voi unimamme cosa ne pensate?
Vi lasciamo con la denuncia di sostanze tossiche nei vestiti per bambini.