Il giorno prima dell’evento, che è stato ripreso e diffuso sui social media, il piccolo Jackson Johnston, un ragazzino che frequenta la Pekin Middle School, è tornato a scuola in lacrime per essere stato preso in giro da alcuni bulli che lo avevano insultato per i suoi capelli rasati a zero.
Il bambino si era tagliato i capelli la sera prima per sostenere il nonno di 58 anni malato di cancro. Jackson era davvero contento di poter mostrare il risultato alla mamma.
Il giorno dopo però, a scuola, il bambino ha dovuto subire i maltrattamenti di alcuni compagni.
Così il Preside della sua scuola ha deciso di cogliere l’occasione per dare una “lezione di vita” ai bulli.
L’uomo ha chiesto al bambino di portare il suo rasoio a scuola e poi si è fatto filmare mentre l’alunno gli tagliava i capelli.
“Ho sentito che un paio di persone in questa stanza hanno fatto qualche commento rivolto a Jackson, attaccandolo perché sembra un po’ diverso.
Questo non mi sembra giusto. Questa è la lezione: se credete davvero in qualcosa, battetevi per essa anche se è differente. Ha senso? So che lo fate tutti i giorni ma se credete in qualcuno, battetevi per lui e fate la differenza. Potete farlo, è una cosa semplice.
Per prendere posizione al fianco di Jackson e per mostrare il mio sostegno a suo nonno Rick ho offerto a Jackson di lasciargli tagliare i miei capelli, quindi ora faremo questo”.
Successivamente il Preside ha chiesto ad alunni chi era stato toccato dal cancro ed è rimasto sorpreso quando tutte le mani nella stanza, incluse quelle dei docenti, si sono alzate.
Il nonno di Jackson, dopo il secondo round di chemioterapia si sentiva depresso per la perdita dei capelli. Allora, per cercare di tirarlo su, il nipote ha chiesto alla mamma di tagliargli i capelli in segno di solidarietà.
Al Daily Mail ha detto: “non volevo che il nonno si sentisse solo”.
Il giorno dopo però i compagni l’hanno preso in giro dicendogli: “ora sembra che tu abbia il cancro” o “chi vorrebbe questo”.
Venuta a conoscenza della storia la mamma di Jackson ha telefonato al Preside per raccontargli l’accaduto.
“Non mi taglio i capelli per ogni punizione! Ciò che mi ha colpito è stato l’altruismo di un bambino di 11 anni che ha preso l’iniziativa e ne è stato fiero ed orgoglioso e a cui poi è scoppiato il pallone in faccia” ha dichiarato il Preside “Ho pensato che questa era una buona occasione per difendere ciò che è giusto e sostenersi l’un l’altro.
La storia del Preside ha colpito anche il nonno malato di Jackson. “Gli ha dato speranza, felicità. Qualcosa su cui concentrarsi. Lui e Jackson sono molto vicini lui è un modello per mio figlio” ha commentato la mamma del bimbo.
Unimamme, voi cosa ne pensate di questa storia?
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