Dopo i cappellini e le scarpine realizzate e donate ai piccoli guerrieri dalla meravigliosa associazione Cuore di Maglia, torniamo a parlare di prematuri e di solidarietà manifestata in un modo incredibilmente tenero.
Il polpo amico dei prematuri
Stiamo parlando di un pupazzetto a forma di polpo o polipo, realizzato all’uncinetto e che viene utilizzato come terapia in alcuni ospedali. Questi teneri animaletti sono stati ideati in Danimarca, dove rappresentano una vera e propria terapia medica: tenuti nelle incubatrici dei neonati prematuri, si registrano diversi miglioramenti. Tra questi:
- migliora la respirazione
- aumenta il battito cardiaco
- e di conseguenza aumenta il livello di ossigeno nel sangue
Le bambine che si vedono nelle foto sono 2 gemelline, nate 3 mesi prima del tempo, e che hanno avuto la fortuna di trovarsi nell’ospedale inglese di Poole. Jasmine e Amber, così si chiamano, si sentono protette grazie ai loro amici polpi. Questi morbidi animaletti, con i loro tentacoli, come dimostrato dalle ricerche, ricordano infatti ai bambini il cordone ombelicale e questo aumenta la loro sicurezza.
Grazie ai polpi, inoltre, i bambini tendono a tirare di meno i fili e i tubi che li tengono in vita e li collegano alle macchine.
E’ possibile trovare le modalità di realizzazione dei polpi: un esempio è il blog Mynomadhome. Qui viene spiegato che esiste un gruppo di donne danesi volontarie, lo SpruttenGruppen, che dal 2013 ha lanciato un progetto speciale, The Danish Octo Project, e che fornisce, a chi fa domanda, le spiegazioni per realizzare un polpo amico dei prematuri, anche in un giorno. Queste donne hanno già fornito le informazioni a diversi paesi, tra cui anche l’Italia.
Che dite unimamme, non è una bellissima idea per i prematuri presenti anche nei nostri ospedali? Abbiamo già chiesto al gruppo di fornirci qualche contatto italiano, non appena lo avremo ve lo forniremo. Non sono bellissimi?
Un piccolo animaletto che aiuti i prematuri nel loro nuovo viaggio all’esterno dell’utero e li accompagni nella crescita.