Spesso non teniamo in considerazione che anche un palloncino possa essere pericoloso per l’udito di un bambino. Sul sacchetto per esempio leggiamo “questa borsa non è un giocattolo“, “pericolo di soffocamento“, oppure “per proteggere gli occhi da possibili danni, è raccomandato l’uso della pompa“. Non c’è alcuna raccomandazione sui rischi di uno scoppio improvviso; eppure, c’è una letteratura crescente sui possibili problemi causati da rumori senza preavviso come lo scoppio di un fucile.
In altre parole: mentre non si avrebbe alcuna difficoltà a immaginare che petardi e colpi di pistola possano essere potenzialmente pericolosi per l’udito, non si considerano mai i rischi di un’altra forma di rumore, considerato molto meno molesto, ovvero il palloncino scoppiato. In particolare, la ricerca condotta da Canadian Audiologist ha cercato di rispondere a tre domande:
- Quali sono i picchi di pressione sonora che fanno esplodere i palloncini?
- Come possono essere comparati i livelli di pressione dei palloncini con altri rumori ad alta intensità?
- I livelli sono abbastanza intensi da giustificare preoccupazione per potenziali danni all’udito a lungo termine?
Lo scoppio dei palloncini: ecco perché è pericoloso per l’udito
Recentemente l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha riferito che 1,1 miliardi di bambini e adolescenti sono a rischio di perdita dell’udito a lungo termine a seguito di esposizione al rumore. Tra le cause citate ci sono:
- impianti stereo /smartphone
- discoteche, bar ed eventi sportivi come i principali colpevoli.
Secondo i dati della National Health and Nutrition Examination negli Stati Uniti gli adolescenti che hanno perso l’udito sono aumentati del 5% da 1988 al 2006. Non è banale capire come mai questo incremento: una delle ragioni potrebbe essere l’esposizione a suoni legati al divertimento, come abbiamo già detto. Per esempio sul posto di lavoro c’è una maggiore comprensione (e accettazione) del rischio di perdita temporanea o permanente dell’udito a causa del rumore; i datori di lavoro per questo devono fornire da esempio delle protezioni sonore o esporre il lavoratore ad un periodo di tempo limitato.
Con queste premesse i ricercatori hanno deciso di determinare se ci fosse qualche motivo per essere preoccupati per i rischi potenziali associati ai palloncini che esplodono. In particolare, i palloncini producono un’onda di pressione acustica paragonabile ad altre esplosioni? E se è così, dovremmo essere preoccupati per i bambini che giocano con i palloncini?
I ricercatori hanno usato dei palloncini che poi sono stati fatti scoppiare a 4 distanze da un microfono:
- 0 metri,
- 0,5 metri,
- 1 metro
- e 2 metri.
Gli autori indossavano dei tappi industriali a protezione dell’udito.
La peggiore delle ipotesi è stata quando un palloncino è stato gonfiato fino alla rottura all’ingresso del microfono, quindi a zero metri. Questo sarebbe l’equivalente di una persona che soffia un palloncino fino a romperlo proprio accanto all’orecchio di un’altra persona. Il rumore è stato considerato superiore a quello di un fucile da caccia calibro 12.
E’ vero che i danni si possono riscontrare anche a distanza di anni, ma non bisogna sottovalutarli.
La ricerca insomma mira a cambiare le menti di adolescenti e adulti sulla protezione acustica, ma non solo: mira anche a cambiare la mentalità dei genitori e delle strutture che si occupano di bimbi piccoli, come gli asili e le scuole sull’impatto del rumore sull’udito.
E voi unimamme cosa ne pensate?