Care unimamme, vi abbiamo parlato recentemente di tutti i vari bonus che sono stati previsti dalla Legge di Bilancio 2017 a favore della maternità.
Finalmente l’Inps ha pubblicato i bandi per fare domanda per il voucher nido o voucher baby-sitting per i nati nel 2017. Si tratta dei contributi economici da utilizzare scegliendo tra
- il servizio di baby-sitting (sotto forma di buoni lavoro telematici)
- fronteggiare gli oneri dei servizi per l’infanzia pubblici o privati accreditati (le strutture vengono pagate direttamente dall’INPS)
Tale contributo va richiesto in alternativa al congedo parentale, o maternità facoltativa.
Voucher nido 2017: pubblicati i bandi sul sito dell’Inps
Sul sito dell’Inps sono stati finalmente pubblicate le istruzioni per richiedere le erogazioni dei contributi per acquistare i servizi dell’infanzia.
La presentazione delle domande è prevista fino al 31 dicembre 2018 e fino all’esaurimento dei fondi: 40 milioni di euro per ogni anno, considerando l’ordine di presentazione delle domande.
Le istruzioni si distinguono per:
- lavoratrici dipendenti: possono presentare domanda “le madri lavoratrici aventi diritto al congedo parentale, dipendenti di amministrazioni pubbliche o privati datori di lavoro, o iscritte alla gestione separata che al momento della domanda siano ancora negli 11 mesi successivi al termine del periodo di congedo maternità obbligatorio” e anche “le lavoratrici che abbiano già usufruito in parte del congedo parentale. In tal caso, il contributo potrà essere richiesto per un numero di mesi pari ai mesi di congedo parentale non ancora usufruiti, con conseguente riduzione di altrettante mensilità di congedo parentale“.
- lavoratrici autonome: possono presentare domanda “le madri lavoratrici autonome o imprenditrici ed in particolare: le coltivatrici dirette, mezzadre e colone, le artigiane ed esercenti attività commerciali, le imprenditrici agricole a titolo principale, nonché le pescatrici autonome della piccola pesca marittima e delle acque interne. La domanda di beneficio (voucher o contributo asilo nido) è consentita alle lavoratrici aventi diritto al congedo parentale; infatti l’accesso al nuovo beneficio presuppone la rinuncia a mesi di congedo parentale corrispondenti alle mensilità di beneficio concesse. Si ricorda che per le predette categorie di lavoratrici, il diritto al congedo parentale è fruibile per un massimo tre mesi entro l’anno di vita del bambino oppure entro un anno dall’ingresso in famiglia del minore adottato/affidato, a condizione che la lavoratrice sia in regola con il versamento dei contributi. Sono ammesse alla presentazione della domanda anche le lavoratrici che abbiano già usufruito in parte del congedo parentale. In tal caso, il contributo potrà essere richiesto per un numero di mesi pari ai mesi di congedo parentale non ancora usufruiti, con conseguente riduzione di altrettante mensilità di congedo parentale; non è possibile richiedere il contributo per frazioni di mese”.
Viene specificato che “il contributo è pari ad un importo massimo di 600,00 euro mensili ed è erogato per un periodo massimo di sei mesi, solo per frazioni mensili intere, in alternativa alla fruizione di altrettanti mesi di congedo parentale ai quali la lavoratrice, di conseguenza, rinuncia“.
Discorso a parte per le lavoratrici iscritte alla gestione separata che “possono usufruire del contributo per un periodo massimo di tre mesi” così come le lavoratrici autonome.
Inoltre viene anche fornita una tabella per ricalcolare il beneficio in caso di lavoro part-time.
La domanda va presentata all’Inps via web o tramite patronato.
E voi unimamme, farete domanda? Per approfondire andate direttamente sul sito dell’Inps e fatevi magari consigliare da un patronato.