Alcune ricerche hanno dimostrato che il soggetto delle risate dei bambini cambia durante lo sviluppo.
Da queste ricerche, Justin H C Williams, psichiatra dell’età evolutiva, spiega suThe Conversation, perché i bambini trovano divertenti le cose mentre stanno ampliando le loro abilità cognitive.
L’incongruenza è una qualità fondamentale del divertimento e deve essere lanciata al massimo livello nel giusto recipiente per essere solleticata. Una volta che quel livello cognitivo viene raggiunto il soggetto perde potenzialità.
Per un bimbo piccolo il gioco del cucù è divertente perché verte sulla minaccia della separazione e dell’oggetto permanente (quando un bimbo sta imparando a capire che un oggetto che non è nel campo visuale può essere nascosto piuttosto che scomparire per sempre), ma smette di esserle quando quest’ultima abilità viene acquisita.
L’umorismo fa parte delle competenze sociali, qualcosa che si usa per sviluppare un legame sociale, noi giochiamo con:
usando le stesse parole in modi differenti per intendere cose diverse. Quando giochiamo ci accertiamo che tutti i presenti sappiano che si tratta di un gioco.
Tra i 2 -3 anni i bambini sviluppano la capacità di creare rappresentazioni mentali secondarie, questo vuol dire che i bimbi cominciano a diventare auto consapevoli, imparano la simulazione e che le parole indicano degli oggetti.
A questo stadio i bambini corrono per casa divertiti strillando: “popò” o facendo finta di aver bisogno del bagno, giocano con le convenzioni sociali che riguardano la toilette e la possibile vergogna dell’incontinenza. L’umorismo da bagno è una fase naturale del loro sviluppo.
Per fortuna, nella nostra società, il valore della leggerezza e delle risate sono molto apprezzati.
Anche la psicologia cognitiva ritiene che ridere sia un modo per rilasciare energia. La teoria dell’incongruenza riconosce che le battute giocano con l’incongruenza cognitiva.
Molti psicologi riconoscono il ruolo che l’umorismo e le risate svolgono in un sano sviluppo sociale e come questa abilità possa essere utilizzata per una buona genitorialità ed educazione.
Quindi i genitori i cui figli ridono degli escrementi non devono preoccuparsi: i loro bimbi si stanno sviluppando in modo sano mentre stanno imparando l’uso del vasino. Significa che stanno pensando e riflettendo su ciò che stanno imparando e sulle convenzioni sociali associate.
Insomma, il consiglio dell’esperto è quello di ridere con i figli, mostrando a loro che è ok scherzare sulla popò, senza trasmettere vergogna o imbarazzo. In tal modo si favorirà lo sviluppo del legame e la comunicazione tra genitore e figlio, che risulterà fondamentale nel lungo termine.
Unimamme, e voi come reagite quando i vostri piccini scherzano sulla popò?
Noi vi lasciano con i colori della cacca del neonato e cosa significano.
L'arrivo di un bimbo è senza dubbio uno degli eventi più significativi e gioiosi nella…
Quando il termine della gravidanza si avvicina, molte donne iniziano a interrogarsi sul momento del…
Il parto rappresenta il culmine della gravidanza, un'esperienza unica che si differenzia per ogni donna.…
La coesistenza tra neonati e gatti rappresenta una curiosità per molti neogenitori, preoccupati su come…
Il parto naturale rappresenta una scelta consapevole e informata per molte donne che desiderano vivere…
La relazione tra cani e bambini è da sempre fonte di dolci immagini e racconti…