Ora il trapianto di fegato è avvenuto e forse sarete liete di sapere che entrambi stanno bene.
Come ricorderete Joe, il figlio di Sarah, è nato affetto da gravi problemi. I suoi reni erano così danneggiati da dover essere rimossi, così come il fegato rischiava di sanguinare fino a mettere in pericolo la vita del bimbo.
Così Sarah gli ha donato un pezzo di fegato per salvarlo.
Ora Joe sta meglio, ma è ancora sotto farmaci e deve nutrirsi con un tubo.
“Sente ancora dolore nel punto dove è stato operato, ma la cosa importante è che non c’è segno di rigetto” ha dichiarato la sua mamma al Mirror.
“La sua guarigione sarà lenta perché è ancora sotto dialisi. Questo è il primo stadio delle cure per il mio piccolino. Ha ancora bisogno di un rene e poi sarà come tutti i bimbi di 4 anni”.
Anche Sarah adesso ha una cicatrice sul corpo, ma non esiterà a sottoporsi a una nuova operazione per aiutare Joe.
“L’ho già fatto una volta e sono disposta a farlo ancora. Questa è stata la più forte e pericolosa delle due”.
Ricordiamo che Sarah è una mamma single con altri due figli: Max ed Eve.
“Sono lacerata tra il desiderio di fare il meglio per tutti i figli. Mentre mi addormentavo per l’anestesia non potevo fare a meno di pensare che potevo salvare Joe e forse lasciare tutti orfani se fossi morta durante l’operazione“.
Paulo Muiesan, che le ha estratto una parte del fegato, ha commentato così: “lei è una donna davvero coraggiosa. Non ha solo Joe a cui pensare, ma anche altri due figli“.
Khalid Sharif, chirurgo dei trapianti aggiunge: “Che donna magnifica. Lei è stata così determinata nel voler aiutare Joe. Lui era nella nostra lista e avrebbe avuto bisogno di un fegato prima o poi, ma non sapevamo se avremmo trovato un donatore morto“.
Sharif sottolinea che il caso di Sarah è veramente unico, perché lei ha già donato parte del fegato e poi donerà anche un rene.
“Sappiamo che la conversazione su questo argomento può essere difficile, ma offrire quel dono della vita può aumentare davvero le possibilità di un bimbo come Joe che ha bisogno di operazioni salva vita“.
Il trapianto è durato diverse ore. L’operazione di Sarah è stata meno facile del previsto. La donna ha rischiato di perdere una grande quantità di sangue. La mamma però non ha rimpianti per la sua scelta. “Joe era sulla lista trapianti ma non c’erano garanzie che avrebbe ricevuto un trapianto da un donatore deceduto. Mio figlio era una bomba ad orologeria, sentivo di dover fare qualcosa”.
I medici hanno lasciato che fosse Sarah a scegliere di donare e prima del consenso le hanno illustrato tutti i pro e contro.
Poi c’è stata la fase dei test “Se avessi fallito anche solo uno dei test il trapianto sarebbe saltato”.
Nonostante i dolori post operatori Sarah è ancora più determinata ad affrontare una seconda operazione per amore di Joe.
“Joe non ha ancora avuto una vita normale. Voglio che quest’anno sia diverso. E voglio che questo cambi anche per altri bimbi in attesa di trapianto”.
“Non tutti possono donare, ma guardate come si sta riprendendo il mio Joe, io so di aver fatto la cosa migliore di tutta la mia vita”.
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