Unimamme, oggi vogliamo raccontarvi una storia davvero incredibile con protagonista un bimbo speciale, di 4 anni.
Un bambino con una grave disabilità supera tutte le sfide
Quando è venuto alla luce Noah aveva davvero poche chances di farcela e i medici avevano avvertito i suoi genitori di preparare un funerale.
“Non avevo mai visto una bara per bambini prima di allora” ha dichiarato Shelly, la mamma del piccolino, a cui i dottori avevano suggerito di abortire per 5 volte.
Mentre si trovava ancora nel grembo materno il piccolo ha sviluppato una malattia rara: la spina bifida, ulteriormente aggravata da idrocefalia. In pratica Noah aveva meno del 2% di cervello.
La sua testa era piena di fluido, comprimendo il cervello in un piccolo frammento. Secondo il parere degli esperti anche se Noah fosse sopravvissuto al parto sarebbe rimasto fisicamente e mentalmente severamente disabile.
Invece le cose sono andate molto diversamente e ora questo bimbo sta superando tutte le aspettative.
Dopo la nascita è stato operato subito e gli è stato inserito uno shunt per drenare il liquido dalla testa, mentre è stata cucita la ferita della spina bifida sulla schiena.
La procedura ha avuto successo e il cervello di Noah ha potuto svilupparsi nel posto occupato prima dal fluido, e continua.
A causa della spina bifida il piccolo è rimasto paralizzato dalla vita in giù e deve usare una sedia a rotelle.
Noah però è sempre sorridente. La sua famiglia lo stimola costantemente e proprio grazie alle loro cure il bimbo sta imparando a leggere e scrivere.
Una tac fatta quando Noah aveva 3 anni ha mostrato che il cervello di Noah ha raggiunto l’80% di un cervello normale.
Infine, dopo una serie di dolorose operazioni il piccino potrebbe anche cominciare a camminare, un giorno.
“Noi siamo determinati a far sì che Noah cammini, un giorno” ha dichiarato al Mirror il padre di Noah.
Nel frattempo il bimbo ha imparato a tenere in mano una penna, contare fino a dieci e frequentare la scuola.
Il neurochirurgo riassume la storia di Noah con una frase: “Insegna alla professione medica che non si può mai sapere!”
E voi unimamme cosa ne pensate di questa incredibile storia?
Noi vi lasciamo con la vicenda di una bimba abbandonata perché malata, ma che ha trovato un “angelo”.