Cancro infantile. Oggi, 15 febbraio, ricorre la XV Giornata Mondiale contro il cancro infantile, istituita per sensibilizzare e informare sui tumori che colpiscono i bambini ed esprimere sostegno ai piccoli pazienti e alle loro famiglie.
La Giornata è anche l’occasione per un approfondimento sul cancro infantile, analizzandone le cause e le forme, e per proporre nuove strategie di cura e prevenzione.
Scopriamo insieme quali sono i tumori infantili più diffusi in Italia, come e quando si manifestano e le cure necessarie.
La prima notizia è buona: il numero di nuovi casi di tumori infantili ogni anno si è stabilizzato, dopo l’aumento che si era avuto a partire dalla seconda metà degli anni Novanta. Lo comunica l’Associazione italiana registri tumori, AIRTUM, che fa sapere che per il periodo 2016-2020 si stimano 7.000 casi di tumore tra i bambini e 4.000 tra gli adolescenti, sugli stessi livelli dei cinque anni precedenti.
Solo per gli adolescenti si è avuto un aumento delle diagnosi di nuovi casi di cancro, in particolare un +2% all’anno di tumori maligni per le ragazze e un +8% all’anno di tumori alla tiroide per entrambi i sessi, nel periodo 1998-2008. Si tratta comunque di casi in maggior parte curabili. L’aumento delle diagnosi dei tumori alla tiroide è poi dovuto in particolare all’aumento della sorveglianza medica.
Nel periodo compreso tra il 2003 e il 2008 sono stati diagnosticati in Italia:
fa sapere l’AIRC, Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro.
I tumori infantili più diffusi sono:
Più dei due terzi dei tumori pediatrici in Italia sono dovuti a queste malattie.
Sono invece più rari
A differenza degli adulti, l’origine dei tumori infantili non è causata dagli stili di vita. I bambini sono troppo giovani perché certe cattive abitudini finiscano con il tempo per sviluppare la malattia. Cattive abitudini che si possono correggere, pervenendo l’insorgere del cancro.
Nei bambini i tumori si manifestano per cause che non sono ancora completamente conosciute e sulle quali è difficile intervenire con la prevenzione. Soprattutto i tumori nei bambini sono dovuti a fattori genetici e cause ereditarie. Alcune forme di cancro più rare, come il retinoblastoma o il tumore al rene di Wilms, possono dipendere da mutazioni genetiche e condizioni ereditarie, anche se in molti casi le cause sono ancora poco note.
Va aggiunto che un fattore sicuramente determinante è l’ambiente in cui bambini vivono. A tale proposito vanno menzionati i casi della Terra dei Fuochi e l’Ilva di Taranto, dove molti bambini, in percentuale più elevata rispetto all’ordinario, si sono ammalati e sono morti di vari tumori per via dell’inquinamento e delle sostanze tossiche delle discariche abusive. Anche se va detto che sull’origine di tali tumori sono sorte molte discussioni.
In generale, comunque, ed esclusi i casi eccezionali, i tumori pediatrici sono sempre più curabili e la mortalità è in netta diminuzione. Fortunatamente, i bambini e gli adolescenti tra 0 e 19 anni che muoiono di tumore sono in calo: nel 2008 i decessi per tumore sono stati un terzo di quelli registrati all’inizio degli anni Settanta.
I tumori infantili con la maggiore sopravvivenza sono quelli del sangue e soprattutto le leucemie. In alcuni casi la guarigione supera il 90% dei casi. Con gli anni si sono perfezionate le cure, che continuano ad essere la chemioterapia e il trapianto di midollo.
Anche negli altri tumori sono aumentate le possibilità di sopravvivenza grazie a diagnosi sempre più precise e all’individuazione delle cure più adatte. Nuove terapie farmacologiche, ad esempio, hanno permesso di evitare le mutilazioni nei bambini e ragazzi affetti da sarcoma osseo.
Più difficili da contrastare, invece, i tumori del sistema nervoso centrale, anche se le terapie si vanno perfezionando, impiegando in particolare l’immunoterapia e la radioterapia protonica.
Stando ai dai più recenti sul cancro infantile, tre bambini su quattro guariscono completamente dal tumore. Un segnale incoraggiante.
Anche dopo la guarigione, però, è difficile e lungo il percorso di riabilitazione fisica e psicologica da malattie così gravi. I pazienti, infatti, dovrebbero seguire dei percorsi specifici di recupero ed è necessario monitorare le loro condizioni di salute, per scongiurare la recidiva del tumore o il manifestarsi di nuove neoplasie.
Occorre, poi, fare molta attenzione alle altre conseguenze sulla salute che possono aver scatenato le terapie aggressive. Diventa quindi importante prevenire future malattie cardiache e della fertilità.
Purtroppo, terminate le cure oncologiche, sono ancora insufficienti gli strumenti e le figure professionali che possano accompagnare fino all’età adulta i bambini e i ragazzi che hanno superato il tumore. Anche se nuove strutture dedite a questi obiettivi stanno nascendo in tutto il mondo. Dopo la guarigione dal cancro diventa fondamentale assicurare a bambini e ragazzi la possibilità di vivere una vita normale e consentire loro di diventare genitori in futuro
L’obiettivo della ricerca oncologica è quello di mettere a punto farmaci mirati e con sempre minori effetti collaterali e conseguenze sullo stato di salute futuro dei pazienti. La ricerca ha fatto passi da gigante nella diagnosi e cura dei tumori nei bambini e nei ragazzi. Si è osservato che dal 2003 al 2008 l’82% dei bambini e l’86% dei ragazzi erano ancora in vita dopo cinque anni dalla prima diagnosi di cancro.
C’è però ancora molta strada da fare per le altre forme di cancro, che non hanno raggiunto risultati così positivi. Per questo motivo, l’AIRC finanzia i progetti di ricerca sui tumori infantili.
Vi ricordiamo infine la storia di una nuova terapia contro il cancro che ha guarito due bambini in pochi mesi.
E voi unimamme, che ne pensate? Eravate a conoscenza di quali fossero i tumori più diffusi e della percentuale di guarigione raggiunta?
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