Rob Scheer è un uomo di successo con alle spalle un’infanzia trascorsa passando di famiglia in famiglia, perché rimasto orfano a 10 anni.
Avendo sofferto da piccolo un papà vuole aiutare i bambini che come lui sono dati in affido
Rob era il più piccolo di 10 figli avuti da una donna che si era risposata per 6 volte ed è finito in affido alla morte dei genitori.
A dispetto di quel che potreste pensare, per quest’uomo questo avvenimento è stato il più bel regalo che avesse mai ricevuto perché i genitori abusavano dei figli, non solo fisicamente, ma anche sessualmente.
Rob è poi migrato di casa in casa, venendo accolto da famiglie che, nella maggior parte dei casi, non lo volevano e sicuramente non gli volevano bene.
A 17 anni è diventato un senzatetto, viveva per strada. Di sera si rifugiava nel bagno di un ristorante di tacos lasciato aperto per lui dai dipendenti.
Senza sapere cosa fare Rob è entrato nell’esercito “perché era affamato e spaventato”.
In seguito ha avuto successo nel settore dei mutui, e ha incontrato l’attuale compagno. Insieme hanno fatto domanda per diventare genitori affidatari.
Quando Aya e Makay, i primi bambini in affido che hanno varcato la soglia della sua casa, sono arrivati, Rob è rimasto sconvolto nel vedere che i bambini avevano tutti i loro pochi averi stipati nei sacchetti della spazzatura, come era successo a lui 30 anni prima.
“Non avevano niente a parte vestiti usati e laceri, non una bambola o uno spazzolino” ha rivelato l’uomo a People.
Poco tempo dopo, a completare la famiglia, sono arrivati anche Greyson e Tristan, fratelli dei primi due bambini accolti.
Anche loro erano arrivati portando sacchetti della spazzatura. “Questo era inaccettabile, una cosa era il fatto che fossero in affido, un’altra che noi adulti stessimo decidendo di dare loro dei sacchetti della spazzatura”.
Indignati per questa situazione i due genitori adottivi hanno deciso di realizzare uno zainetto dotato di sapone, dentifricio, un libro, un quaderno, una coperta e altri oggetti necessari ai bimbi durante gli spostamenti da una cosa all’altra.
“Abbiamo fatto 300 valigette, poi siamo arrivati a 500“.
Nel frattempo Rob e il marito hanno adottato i 4 bambini che avevano preso in affido e hanno creato un’associazione per la creazione e la distribuzione degli zainetti col nome di Comfort Cases.
“Nessun altro bambino dovrebbe arrivare in una casa affidataria in quel modo. Credo che dobbiamo cambiare il modo in cui pensiamo ai bambini in affido. Spesso vengono dipinti come problematici, ma meritano molto di più“.
“L’unica cosa di cui hanno bisogno i bambini è quella di sentirsi voluti e amati” ha sottolineato Rob, che ha combattuto a lungo, insieme al compagno, per adottare i suoi 4 bambini, ma che adesso vive sereno, in una fattoria, insieme a loro.
“Tutto quello che posso insegnare loro è come essere delle brave persone, come amare, come rispettarsi l’un l’altro, per me questo è importante”.
Gli zainetti di Rob e del suo partner fino adesso hanno aiutato più di 20 mila bambini in affido. Il loro sogno è di eliminare completamente i sacchetti della spazzatura e per questo motivo hanno lanciato una raccolta fondi su Gofundme, con la quale sperano di raccogliere 60 mila dollari e donare così altri 15 mila zaini.
Unimamme voi cosa ne pensate della commovente storia di Rob e del modo in cui ha deciso di aiutare bambini che hanno avuto un’esperienza simile alla sua?
Voi avete mai preso in considerazione l’affido?
Sapevate che l’affido può diventare adozione anche in Italia?