Poppy Smith, che adesso ha 2 anni, deve letteralmente la vita a sua sorella Macey che ne ha 14.
La più piccola prima di compiere due anni ha sofferto di un danno celebrale per ipossia e i dottori hanno detto ai genitori che le speranze di sopravvivenza erano molto poche. Eppure mentre la sorella più grande giocava con lei, i famigliari sono stati stupiti di sentire che la loro piccolina stava ridendo.
La storia di Poppy non è semplice: è nata infatti prematura, il 17 dicembre 2014, di 29 settimane e pesava solo 900 grammi; dopo aver trascorso tre mesi nel reparto di neonatologia, è stata portata a casa con un peso di 1 chilo e 800 grammi.
Una volta a casa i genitori si sono accorti che spesso la bimba sbavava quando mangiava e così le è stata diagnosticata la sindrome di Moebius, che significa che i muscoli del suo viso non funzionavano perfettamente.
Nonostante i medici avessero avvisato i genitori che lo sviluppo di Poppy sarebbe potuto essere ritardato e che lei non avrebbe potuto mai camminare o parlare normalmente, Poppy ha dimostrato che si sbagliavano, visto che adesso cammina – anche se faticosamente – e parla.
“Avevano detto che lei avrebbe potuto non camminare o parlare, ma ha iniziato a camminare a 15 mesi, che è abbastanza nella media per un bambino prematuro” ha dichiarato il papà al Mirror.
“Siamo riusciti a tirarle via il tubo di alimentazione intorno al suo primo compleanno e per tutto il 2016 è stata meglio ogni giorno“.
Nel frattempo Poppy ha avuto un paio di ricoveri per problemi respiratori, ma i medici erano comunque soddisfatti dei progressi, fino a che, pochi giorni prima di compiere 2 anni, quando la mamma è andata a svegliarla, la bimba non rispondeva più.
Dopo il ricovero in ospedale, è emerso che la bimba aveva avuto una grave crisi di ipossia al cervello e non era in grado di sentire nulla, pur respirando da sola. E proprio a Natale, che la famiglia ha trascorso in ospedale, è avvenuto il miracolo.
“Siamo andati alla messa di mezzanotte della vigilia di Natale e abbiamo acceso una candela per lei” racconta il padre. Il giorno di Natale mentre erano da Poppy è accaduto ciò che i genitori hanno definito “un momento magico”: mentre la sorella Macey le faceva le pernacchie sulla pancia, Poppy ha cominciato a ridere, a muoversi con dei piccoli scatti delle braccia e delle gambe.
“I medici dicevano che erano riflessi, ma io sapevo che era qualcosa di più” ha detto il papà.
La famiglia sta ora raccogliendo circa 6 mila euro per due settimane intensive di fisioterapia in un ospedale in Italia per poter aiutare Poppy a recuperare maggiore mobilità possibile.
“Il nostro ospedale è stato grande, ma è una piccola struttura e non può permettersi questo tipo di trattamento, visto che abbiamo una sola seduta a settimana. Prima interveniamo, prima riusciamo a salvare la mobilità” ha detto Stephen.
Che storia, vero unimamme? Se volete potete contribuire anche voi.
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